Aveva truffato una 93enne spacciandosi per suo nipote: identificato dopo mesi di indagini

La Polizia di Stato di Trieste identifica l'autore di una truffa ai danni di un’anziana di 93 anni, è un 30enne polacco.

22 ottobre 2025 12:28
Aveva truffato una 93enne spacciandosi per suo nipote: identificato dopo mesi di indagini -
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TRIESTE – Dopo mesi di indagini, la Polizia di Stato ha identificato il responsabile di una truffa ai danni di un’anziana di 93 anni, raggirata con la tecnica della telefonata del finto parente in difficoltà. L’uomo, un trentenne di nazionalità polacca e senza fissa dimora, è stato individuato dagli investigatori del Commissariato P.S. Polo–San Sabba.

Il raggiro ai danni della vittima

L’episodio risale allo scorso anno, quando la donna, sola nella propria abitazione, ricevette una telefonata da un uomo che si spacciava per suo nipote. Con tono agitato, il truffatore raccontò di aver contratto un grave virus e di necessitare urgentemente di denaro e gioielli per affrontare le cure mediche.

Sconvolta dalla notizia, l’anziana raccolse monili e oggetti in oro per un valore di circa 4.000 euro. Poco dopo, alla porta si presentò un complice che, fingendosi un amico del nipote, ritirò quanto richiesto, allontanandosi rapidamente con la refurtiva.

L’indagine della Polizia di Stato

Solo dopo aver raccontato l’accaduto alla figlia, la donna comprese di essere stata vittima di una truffa e si recò presso gli uffici della Polizia di Stato per sporgere denuncia. Gli agenti avviarono subito un’approfondita attività investigativa, acquisendo e analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate nella zona.

Le riprese mostrarono chiaramente l’intera sequenza dei fatti, consentendo di riconoscere l’autore del raggiro attraverso la consultazione delle banche dati delle Forze di Polizia.

Refurtiva recuperata e restituzione

Nel corso delle indagini è emerso che parte della refurtiva era già stata sequestrata in un altro procedimento penale a carico dello stesso individuo. La vittima, ricontattata dagli inquirenti, ha riconosciuto alcuni dei gioielli sottratti, che le verranno restituiti nei prossimi giorni.

L’episodio dimostra come la tempestiva denuncia dei cittadini e la collaborazione con la Polizia di Stato siano fondamentali per contrastare le truffe ai danni delle persone anziane e per garantire il recupero dei beni sottratti.

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