Fermato tir dalla Turchia al Porto di Trieste: nascondeva trenta chili di oppio nei mattoni

Sequestrati trenta chili di oppio nel porto di Trieste: la Guardia di Finanza blocca un carico nascosto in mattoni e oggetti in resina.

16 luglio 2025 09:36
Fermato tir dalla Turchia al Porto di Trieste: nascondeva trenta chili di oppio nei mattoni -
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TRIESTE Sequestrati trenta chili di oppio nel porto durante un controllo doganale che ha coinvolto la Guardia di Finanza di Trieste e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’operazione ha portato alla luce un ingegnoso sistema di occultamento, con la sostanza nascosta all’interno di mattoni refrattari e oggetti in resina, tutti confezionati per simulare componenti di un braciere decorativo.

Sequestro record al porto di Trieste

Nel corso dei controlli su un tir proveniente dalla Turchia, già segnalato nelle analisi di rischio, i Finanzieri del II Gruppo di Trieste hanno ispezionato alcuni scatoloni che, all’apparenza, contenevano solo mattoni e ceramiche. Dopo un attento smontaggio dei materiali, sono stati rinvenuti 30 chilogrammi di oppio in pasta avvolti in pellicola protettiva. Il carico, imbarcato in Iraq e destinato doganalmente nei Paesi Bassi, viaggiava con una spedizione internazionale affidata a un’azienda irachena.

Il metodo: droga nascosta in oggetti d’arredo

Oltre ai mattoni, la sostanza stupefacente è stata trovata in altri sei scatoloni contenenti oggetti in resina realizzati su misura, a dimostrazione della sofisticazione dei metodi utilizzati per il traffico internazionale di droga. Le autorità stanno ora proseguendo gli accertamenti in collaborazione con altri paesi europei per identificare mittenti e destinatari, ancora nascosti dietro società e nominativi fittizi.

Impegno costante contro il traffico illecito

L’operazione conferma il ruolo centrale della Guardia di Finanza nel contrasto ai traffici illeciti, con particolare attenzione alla prevenzione della diffusione di sostanze stupefacenti e alla tutela della popolazione più vulnerabile. Le attività investigative proseguiranno nei prossimi giorni per fare luce sull’intera filiera di distribuzione.

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