Trieste ospita l’VIII Congresso UNAA: avvocati amministrativisti a confronto su fiducia nel diritto e intelligenza artificiale
A Trieste l’VIII Congresso UNAA: riflessioni su fiducia nel diritto, semplificazione, IA e ruolo dell’avvocato amministrativista.
TRIESTE – Si sono aperti i lavori dell’VIII Congresso nazionale dell’Unione degli avvocati amministrativisti (UNAA), uno degli appuntamenti più attesi dal mondo giuridico italiano, ospitato nel capoluogo giuliano con il patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Trieste.
La giornata inaugurale ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e dell’avvocatura, in un confronto sul tema centrale del rapporto tra diritto, potere pubblico e cittadino, in un’epoca segnata da instabilità globale e da un crescente uso dell’intelligenza artificiale nei processi decisionali.
Apertura dei lavori e saluti istituzionali
Dopo la presentazione a cura dell’avv. Alessandro Tudor, Consigliere UNAA, sono intervenuti per i saluti il Presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga, il Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, l’avv. Francesco Greco, Presidente del Consiglio Nazionale Forense (con un videomessaggio), il Presidente del TAR FVG Carlo Modica de Mohac di Grisì, l’avv. Alessandro Cuccagna, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Trieste, Pierluigi Medeot della Camera di Commercio Venezia Giulia, Pierluigi Zamò, Presidente di Confindustria FVG, il Vescovo di Trieste mons. Enrico Trevisi e l’avv. Dania Benedet, Presidente dell’Associazione Avvocati Amministrativisti FVG.
Il diritto come strumento di fiducia e garanzia
L’introduzione del congresso è stata affidata all’avv. prof. Orazio Abbamonte, Presidente UNAA, che ha ricordato la figura del compianto prof. Mario Sanino, già Presidente dell’Associazione e riferimento del foro amministrativo nazionale.
Abbamonte ha sottolineato la crisi di fiducia nel diritto come strumento di equilibrio tra potere pubblico e diritti dei cittadini:
“Viviamo un tempo in cui l’avvocato si trova stretto tra un’amministrazione ossessionata dall’efficienza e un cittadino che vede restringersi gli spazi di ascolto. Il compito dell’avvocato è mantenere aperto il dialogo”.
Il presidente UNAA ha poi parlato della “fatica del diritto” nell’epoca dell’instabilità globale, dove le tensioni geopolitiche, economiche e istituzionali minano il principio di prevedibilità su cui si fonda l’ordinamento giuridico.
Ha inoltre denunciato il rischio che la logica dell’efficienza diventi un alibi per ridurre la partecipazione e la trasparenza, con il risultato di un processo che “tutela poco e scoraggia molto”, in cui i cittadini rinunciano a far valere i propri diritti per tempi, costi e incertezze.
Rinnovare il ruolo dell’avvocato amministrativista
Abbamonte ha rilanciato la proposta di riformare la cultura amministrativa, ponendo l’accento sul procedimento più che sul contenzioso:
“L’avvocato amministrativista deve diventare interlocutore attivo nella formazione della decisione pubblica, non solo difensore postumo”.
Secondo il Presidente UNAA, occorre restituire all’avvocatura il ruolo di garante del contraddittorio e custode dei limiti del potere pubblico, per fare del diritto “una promessa di equilibrio, libertà e giustizia”.
L’intervento del ministro Ciriani
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ha portato il saluto del Governo, evidenziando i risultati del PNRR in materia di giustizia amministrativa: una riduzione del 17,9% delle pendenze al Consiglio di Stato (da 13.634 a 11.194 cause) e del 12,5% nei TAR (da 99.292 a 86.870).
Ciriani ha poi sottolineato l’importanza della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere, definendola “un passaggio fondamentale per assicurare equilibri chiari e indipendenza tra funzioni requirenti e giudicanti”.
Ha inoltre ricordato che il sorteggio per il CSM rappresenta una garanzia di trasparenza e imparzialità nella selezione dei membri del Consiglio Superiore della Magistratura.
Semplificazione e crescita economica
Il primo panel, coordinato dal Segretario nazionale UNAA avv. Patrizio Leozappa, è stato dedicato al tema “La semplificazione amministrativa tra obiettivi, criticità e ricadute economiche”.
Leozappa ha evidenziato la semplificazione come “leva strategica per la crescita economica”, sottolineando che ridurre tempi e adempimenti significa rafforzare la fiducia tra cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione, senza tuttavia sacrificare le garanzie procedimentali.
Tra gli interventi, quelli dell’avv. prof. Marcello Clarich (Università La Sapienza) e della prof.ssa Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio.
Intelligenza artificiale e diritto amministrativo
Nel pomeriggio, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto ha posto l’attenzione sui rischi dell’intelligenza artificiale nel diritto, affermando che “deve prevalere l’efficienza, ma non deve trasformarsi in efficientismo”.
Sisto ha annunciato che il Ministero, in collaborazione con il Consiglio Nazionale Forense, sta lavorando a una norma che obblighi i professionisti a dichiarare se abbiano utilizzato strumenti di IA nella redazione degli atti.
“L’algoritmo non ha intuizione, sensibilità né umanità – ha spiegato – e occorre evitare una standardizzazione che cancelli la creatività e la capacità di mediazione dell’avvocato”.
Ha inoltre avvertito del rischio di un uso eccessivo dell’IA anche da parte della magistratura, invitando alla prudenza tecnologica.
Il ruolo dell’avvocato nell’era digitale
Nel panel conclusivo su “La discrezionalità amministrativa e la sfida dell’intelligenza artificiale”, coordinato dall’avv. Daniela Anselmi, vicepresidente UNAA, sono intervenuti il dott. Raffaele Tuccillo (TAR Lazio) e la dott.ssa Chiara Giacomantonio (AGID).
Anselmi ha annunciato una mozione UNAA per assicurare che le norme sull’IA nella Pubblica Amministrazione e nel sistema giustizia valorizzino il ruolo dell’avvocato amministrativista come presidio di tutela dei cittadini.
“La PA deve attrezzarsi per il mutamento tecnologico – ha spiegato – ma anche i cittadini devono poter contare su un avvocato capace di tutelarli in un contesto sempre più dominato dagli algoritmi. UNAA deve promuovere una nuova visione della centralità dell’avvocato nell’era digitale”.
Con questa riflessione si è chiusa la prima giornata del Congresso, che proseguirà con tavole rotonde e approfondimenti dedicati alla semplificazione normativa, all’etica professionale e all’impatto della tecnologia sul diritto amministrativo del futuro.