Foreste urbane e salute pubblica: a Trieste il modello One Health protagonista alla Barcolana

A Trieste esperti e istituzioni discutono del legame tra salute, ambiente e foreste urbane nel modello One Health.

10 ottobre 2025 04:00
Foreste urbane e salute pubblica: a Trieste il modello One Health protagonista alla Barcolana -
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TRIESTE – Presso il Generali Convention Center, si è svolta la conferenza dal titolo “Foreste Urbane e Benessere dei Cittadini: Il Modello One Health Concept”, promossa dall’Arma dei Carabinieri – Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari nell’ambito delle iniziative della Barcolana 57.
Un appuntamento di alto profilo che ha visto la partecipazione di autorità, esperti, rappresentanti delle forze dell’ordine e numerosi studenti, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sull’importanza della connessione tra ambiente, salute pubblica e sostenibilità.

Il modello One Health: salute e ambiente interconnessi

L’incontro ha approfondito il concetto di One Health, un approccio integrato che riconosce come la salute degli esseri umani, degli animali, delle piante e degli ecosistemi sia profondamente interdipendente.
Un modello che invita a ripensare il rapporto tra uomo e natura in chiave sostenibile e responsabile, ponendo le basi per il benessere delle future generazioni.

Nel suo intervento introduttivo, il Generale di Brigata Gabriele Vitaliano, Comandante della Legione Carabinieri Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato come “il pianeta non è un luogo da saccheggiare, ma da tutelare per il futuro delle generazioni che verranno”.
Parole che hanno sintetizzato lo spirito dell’intera conferenza: proteggere la natura significa proteggere la salute collettiva.

Le foreste urbane come pilastro della salute pubblica

Gli esperti intervenuti hanno evidenziato come le foreste urbane rappresentino un elemento chiave per migliorare la qualità della vita nelle città.
Oltre all’impatto estetico e ambientale, gli spazi verdi contribuiscono a ridurre l’inquinamento, mitigare le temperature estreme delle cosiddette isole di calore urbane e favorire l’attività fisica, diminuendo lo stress psicosociale.

Ricerche scientifiche citate nel corso della conferenza hanno dimostrato che la presenza di verde urbano è associata a una riduzione di patologie cardiovascolari, depressione e disturbi cronici non trasmissibili, aspetti sempre più rilevanti in una popolazione che tende all’invecchiamento.
Le aree verdi, infatti, stimolano la socialità, favoriscono il movimento spontaneo e migliorano il benessere psicofisico complessivo della popolazione.

L’Albero della Salute: la natura entra negli ospedali

Tra le iniziative illustrate, grande attenzione ha suscitato il progetto nazionale “Albero della Salute”, che prevede la piantumazione di alberi negli ospedali italiani per creare ambienti più accoglienti, rilassanti e salutari sia per i pazienti sia per gli operatori sanitari.
Un’iniziativa che affonda le sue radici nel pensiero di Ippocrate, secondo cui il contatto con la natura rappresenta una delle prime forme di prevenzione e cura.

Il forest bathing, una terapia naturale per corpo e mente

Durante la conferenza è stato illustrato anche il concetto di “bagno di foresta” (forest bathing), pratica nata in Giappone e ormai riconosciuta a livello internazionale per i suoi benefici sul benessere psicofisico.
Gli esperti hanno spiegato come l’esposizione prolungata a un ambiente forestale – per almeno due ore e mezza per sessione – possa ridurre ansia, stress, pressione sanguigna e migliorare le funzioni cognitive, rafforzando il sistema immunitario.

Foreste urbane, sicurezza e qualità della vita

Oltre agli aspetti sanitari, i relatori hanno analizzato il valore sociale delle foreste urbane, evidenziando come un ambiente curato e verde sia legato anche alla sicurezza e alla riduzione dei fenomeni di criminalità.
Le aree verdi, infatti, rappresentano spazi di comunità e di coesione sociale, contribuendo a rendere le città più vivibili e sicure.

In questo contesto, è stato ribadito che solo una governance partecipativa, capace di coinvolgere cittadini, istituzioni e forze dell’ordine, può garantire la tutela del patrimonio naturale urbano e la sua gestione sostenibile nel tempo.

La tutela ambientale come dovere costituzionale

La conferenza ha anche ricordato la recente modifica dell’articolo 9 della Costituzione italiana, che impegna lo Stato a “tutelare l’ambiente, gli ecosistemi e la biodiversità nell’interesse delle future generazioni”.
Un passaggio che rappresenta non solo un obbligo giuridico, ma anche un imperativo etico per il Paese e per ogni cittadino.

Trieste e la Barcolana, un esempio di sostenibilità condivisa

La giornata si è conclusa con l’impegno comune a rafforzare il concetto di One Health, promuovere politiche urbane orientate al verde e favorire un modello di sviluppo sostenibile in cui la tutela ambientale sia parte integrante della salute pubblica.

Ancora una volta, Trieste e la Barcolana si confermano laboratori di sostenibilità e innovazione sociale, capaci di unire istituzioni, ricerca e cittadinanza in un percorso condiviso per la cura dell’ambiente e il benessere collettivo, valori cardine dell’impegno quotidiano dei Carabinieri Forestali.

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