Trieste, arresto per sfruttamento della prostituzione: vittima messa in sicurezza

Carabinieri di Trieste arrestano un uomo per sfruttamento della prostituzione e proteggono una donna cinese vittima.

04 dicembre 2025 11:50
Trieste, arresto per sfruttamento della prostituzione: vittima messa in sicurezza -
Condividi

TRIESTE – Un’operazione dei carabinieri di Trieste ha portato all’arresto di un uomo e alla denuncia di una donna, entrambi cittadini cinesi nati nel 1970, nell’ambito di un’indagine sullo sfruttamento della prostituzione tra connazionali. Il blitz, avvenuto il 28 novembre, ha visto l’intervento della Sezione Operativa supportata dalla Radiomobile e dalle Stazioni di Scorcola e San Dorligo della Valle, con perquisizioni personali e domiciliari su disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Indagine coordinata e filone investigativo precedente

L’inchiesta, coordinata dal pm Federico Frezza e avviata all’inizio dell’autunno, si inserisce in un filone investigativo più ampio. La scorsa estate, infatti, erano già stati sequestrati due centri massaggi in via Flavia e via San Francesco, dove gli investigatori avevano documentato un’intensa attività di prostituzione “indoor”. Le nuove verifiche hanno permesso di identificare i due indagati come presunti organizzatori di un sistema strutturato, che includeva affitto di appartamenti per gli incontri, pubblicazione di annunci online, gestione delle telefonate dei clienti e incasso dei proventi.

Modalità di sfruttamento e condizioni delle vittime

Le donne coinvolte, tutte di origine cinese, venivano reclutate in patria con la promessa di un lavoro sicuro. Giunte in Italia, erano inserite in un circuito di sfruttamento totale, caratterizzato da turni massacranti e retribuzioni minime. Nonostante non siano stati documentati episodi di violenza fisica evidente, gli investigatori parlano di condizioni “al limite dello schiavismo”, evidenziando la pressione psicologica e l’isolamento cui erano sottoposte le vittime.

Vittima presa in carico dai servizi sociali

Durante il blitz è stata rintracciata una donna che viveva nell’appartamento adibito agli incontri. La vittima è stata immediatamente presa in carico dal progetto di accoglienza “Stella Polare”, parte della rete regionale “Il Fvg in rete contro la tratta”, e trasferita in una località protetta, con la possibilità di aderire a un programma di protezione sociale volto a favorire il reinserimento e la tutela.

Proseguono le indagini

Le indagini continuano per accertare il possibile coinvolgimento di altre persone e ricostruire l’intera rete di sfruttamento, cercando di mettere in luce l’organizzazione completa e le dinamiche attraverso cui venivano controllate le vittime.

Segui Prima Friuli