Dico1000 ridà voce ai pazienti: il progetto pilota dell'ospedale di Tolmezzo al congresso SIAARTI
Tolmezzo, il Dico1000 restituisce una voce ai pazienti senza parola. Il progetto sarà presentato al congresso nazionale SIAARTI di Roma.


TOLMEZZO (UD) – Un passo importante verso l’umanizzazione delle cure arriva dal Presidio Ospedaliero di Tolmezzo, dove è stato introdotto il Dico1000, un innovativo comunicatore alternativo donato dai Lions della Zona E del Distretto 108Ta2. Lo strumento, già operativo nei reparti di Medicina d’Urgenza e Terapia Intensiva, sarà presentato come progetto pilota al prossimo congresso nazionale SIAARTI (Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva), in programma a Roma nell’ottobre 2025.
Una voce per i pazienti voiceless
Il Dico1000 è stato pensato per i pazienti definiti “voiceless”, cioè impossibilitati a comunicare verbalmente a causa di intubazione, paralisi o gravi patologie neurologiche. La perdita della parola limita gravemente autonomia, benessere psicologico e possibilità di partecipare al percorso di cura. Il dispositivo, grazie a un’interfaccia semplice e intuitiva, consente una comunicazione immediata con medici e infermieri, restituendo al paziente un ruolo attivo.
Lo studio pilota a Tolmezzo
Nel progetto sperimentale sono stati valutati due sistemi di Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA): il TobiiDynavox I-16™, complesso e costoso ma altamente versatile, e il Dico1000™, più semplice da usare e facilmente adattabile ai contesti clinici. Lo studio ha coinvolto tre pazienti con condizioni molto diverse – un tetraplegico, un paziente con trisomia e uno in riabilitazione post-emorragia cerebrale.
I primi risultati hanno evidenziato un netto miglioramento della comunicazione, una maggiore aderenza alle terapie, risposte cliniche più rapide e un incremento del benessere emotivo. L’esperienza ha inoltre confermato l’importanza della formazione del personale sanitario per sfruttare appieno il potenziale degli strumenti CAA.
Benefici clinici e prospettive future
Il progetto ha dimostrato come l’introduzione dei sistemi CAA possa ridurre il peso emotivo dell’isolamento, garantendo al paziente la possibilità di esprimersi. L’uso combinato di queste tecnologie ha portato a risultati clinici positivi e a un significativo incremento della qualità di vita dei ricoverati.
Il congresso SIAARTI 2025 sarà l’occasione per condividere l’esperienza maturata a Tolmezzo e per avviare un confronto sul futuro di cure intensive sempre più inclusive e partecipative.
