Tampone obbligatorio per chi rientra da Croazia, Grecia, Malta e Spagna
In Italia tampone obbligatorio per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna, lo prevede una ordinanza firmata in serata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Ad annunciarlo è stato lo stess...
In Italia tampone obbligatorio per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna, lo prevede una ordinanza firmata in serata dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Ad annunciarlo è stato lo stesso rappresentante del governo, rivelando che al contempo è stata aggiunta la Colombia alla lista dei Paesi per cui è previsto il divieto di ingresso e transito.
“Ho appena firmato una nuova ordinanza che prevede test molecolare o antigenico, da effettuarsi con tampone, per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna.
Inoltre si aggiunge la Colombia alla lista dei Paesi per cui è previsto divieto di ingresso e transito” ha scritto Seperanza su Facebook, aggiungendo: “Dobbiamo continuare sulla linea della prudenza per difendere i risultati raggiunti negli ultimi mesi con il sacrifico di tutti”.
«Per il governo la sicurezza di tutti i cittadini è la priorità assoluta; dobbiamo restare il paese più sicuro al mondo sul piano sanitario».
Lo ha detto Francesco Boccia al termine del vertice con le Regioni sui rientri dall'estero.
«Il governo, su chi rientra in Italia dai Paesi stranieri, in particolare Malta, Croazia, Spagna e Grecia vuole assicurare la massima sicurezza -ha spiegato il ministro delle Regioni-. La proposta che facciamo alle regioni è di rendere il servizio sanitario territoriale già molto rafforzato dall'impegno comune in grado di garantire tamponi a chi rientra dall'estero, con i risultati entro 48 ore dal rientro del viaggio».
Boccia ha sottolineato: «Auspico che ci possa essere con le Regioni una condivisione del metodo da utilizzare nelle prossime settimane».
La formulazione di un’ordinanza specifica per chi proviene o rientra da questi Paesi si è resa necessaria a fronte dell’evolversi della situazione epidemiologica locale e in considerazione del fatto che, trattandosi di Stati europei inseriti nell’Elenco ‘B’ del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 agosto scorso, non erano previste azioni restrittive o di monitoraggio.
VENETO
«Il virus d’importazione pesa sempre di più. Spesso arriva da vacanzieri veneti che si sono recati in Croazia piuttosto che in Spagna, in Grecia, a Malta o in alte località e rispetto a questo, nelle prossime ore dovremmo produrre provvedimenti». Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, rispondendo ad una domanda sul comportamento del contagio Covid-19 in Veneto. «Dico anche - ha aggiunto - che l’età media si è abbassata, siamo arrivati ai 40 anni rispetto ai 64 che avevamo prima delle aperture. Questo dimostra che l’attenzione dei giovani non deve calare - ha concluso Zaia - soprattutto per quanto riguarda i grandi assembramenti dove non si usano le dotazioni».
Secondo Zaia, inoltre, «la prossima influenza è da trattare come fosse il Coronavirus». «Ogni caso di influenza - ha aggiunto - dovrà avere una diagnosi differenziata per essere certi che non sia causata da Covid-19 e perciò avremo la necessità di fare ancora più tamponi e test rapidi. Il nostro piano di sanità pubblica - ha concluso - prevede 32 mila tamponi al giorno».