Successo per il Motoraduno nazionale "Città di Udine": «un weekend da 8mila presenze»
UDINE - L'entusiasmo ha invaso le strade di Udine nel weekend del 21-23 giugno, in occasione della sesta edizione del motoraduno nazionale “Città di Udine”, evento ormai consolidato e atteso dagli app...
UDINE - L'entusiasmo ha invaso le strade di Udine nel weekend del 21-23 giugno, in occasione della sesta edizione del motoraduno nazionale “Città di Udine”, evento ormai consolidato e atteso dagli appassionati delle due ruote. L'organizzazione è stata curata dal rinomato Motoclub Morena, che ha scelto la centralissima piazza Primo Maggio come cuore pulsante dell'evento.
Un incontro di culture e passioni
Oltre 8.000 visitatori, tra motociclisti, curiosi e veri appassionati, hanno colorato le vie della città, confermando Udine come punto di riferimento nel panorama motociclistico nazionale. L'evento ha visto la partecipazione di motociclisti provenienti non solo dal Friuli Venezia Giulia ma da molte altre regioni italiane, creando un vero e proprio ponte culturale su due ruote.
Dall'Italia all'Europa: una varietà di partecipanti
La diversità dei partecipanti è stata una delle note più significative dell'evento. Dal gruppo "Vada Bikers del Tirreno" di Rosignano, i più numerosi, ai coraggiosi bikers lucani provenienti da Calandra. Non è mancata la presenza internazionale con una coppia dalla Lituania, a dimostrazione che la passione per le motociclette travalica ogni confine.
Storie di passione e dedizione
Particolare attenzione è stata rivolta a figure emblematiche come Cosimo Petruzzi, il motociclista pugliese che ha percorso ben 1.370 km per raggiungere Udine. Un altro protagonista dell'evento è stato Danilo Camurri, del Motoclub Carpi, il partecipante più anziano che, a 72 anni, continua a condividere la sua passione per le motociclette.
L'edizione di quest'anno ha consolidato il motoraduno di Udine come un evento imperdibile per gli appassionati del settore. L'alta partecipazione e l'entusiasmo dimostrato dai partecipanti pongono le basi per una futura edizione ancora più ricca e inclusiva.
Il ruolo di Udine nel mondo dei motoraduni
Il motoraduno “Città di Udine” rappresenta una significativa opportunità di visibilità per la città e stimola l'economia locale grazie alla presenza di visitatori da diverse regioni e nazioni. L'evento sottolinea l'importanza di investire in manifestazioni che valorizzano il territorio e le sue tradizioni, arricchendo al contempo il tessuto culturale e sociale.
Un appuntamento che cresce ogni anno
Ogni nuova edizione del motoraduno si conferma come un appuntamento di crescita, non solo numerica ma anche qualitativa, con un aumento sia del numero di partecipanti sia dell'interesse generale verso il mondo delle due ruote. Udine si conferma così come un crocevia di culture, passioni e storie che si intrecciano, alimentando la passione per le moto e la voglia di esplorare nuovi orizzonti.
Il comunicato completo
Sono stati 8.000 tra motociclisti, curiosi e appassionati del mondo delle due ruote (e non solo) le persone chehanno transitato nel capoluogo friulano in occasione della 6°edizione del motoraduno nazionale “Città di Udine” - organizzato dallo storico Motoclub Morena - che si è tenuta da venerdì 21 a domenica 23 giugno con base in piazza Primo Maggio.
Nella tre giorni dedicata alla scoperta del Friuli iscritti da tutto il Friuli Venezia Giulia e fuori regione da Veneto, Campania, Abruzzo, Puglia, Lazio, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Basilicata e Marche. È toscano il gruppo più numeroso “Vada Bikers del Tirreno” (Rosignano, provincia di Livorno); lucano quello proveniente da più lontano, da Calandra in provincia di Matera. Da Santa Maria di Leuca (Puglia) il partecipante singolo che ha percorso più chilometri per partecipare, ben 1.370: Cosimo Petruzzi “Il motociclista in solitaria”. Il modenese Danilo Camurri, classe 1947, del “Motoclub Carpi”, è il partecipante più anziano. Presente anche una coppia dalla Lituania del motoclub “Night Minions Narnia”.
Due i momenti clou della manifestazione. Il primo, il giro turistico di sabato con un percorso di circa 130 chilometri tra le colline moreniche e il Friuli Centrale in cui i partecipanti hanno transitato nelle località di Pagnacco, Colloredo di Monte Albano, Codroipo, Basiliano, Nespoledo di Lestizza, Mortegliano e Palmanova. Il secondo,il moto-giro in omaggio alla città domenica mattina in cui tutti gli iscritti hanno fatto una vera e propria parata di circa 40 chilometri che d Udine è passata per i comuni di Tavagnacco, Reana del Rojale e Tricesimo.
Durante il weekend in Giardin Grande bancarelle di abbigliamento motociclistico; esposizioni di moto nuove, usate e d’epoca; dragster, vespe, cinquantini e moto custom, trial, pit bike, corsi di guida per bambini e fornitissimi chioschi enogastronomici e musica dal vivo. Non solo moto e turismo, nel dna del Motoclub Morena guidato dal presidente Sergio Ammirati c’è anche la solidarietà (da quest'anno l'associazione collabora con Moto Emergenza Fvg che porta aiuto concreto alle persone bisognose) e l’attenzione alle tematiche ambientali (con l’intervento ecologico del gruppo “Ripuliamoci Challenge” guidato da Valentina Martinis al quale hanno preso parte 12 volontari, nove richiedenti asilo della caserma Cavarzerani, sei ragazzi della Casa dell’Immacolata e qualche bambino accompagnato dai genitori per la pulizia delle strade del centro storico. Anche laboratori creativi con materiali di riciclo ed educazione ambientale).
Hanno partecipato alla manifestazione anche numerose autorità: il vicesindaco e assessore al Turismo Alessandro Venanzi con l’assessore comunale allo Sport Chiara Dazzan, il presidente del consiglio regionale Mauro Bordin, il consigliere regionale Mauro Di Bert, il comandante della Polizia locale Eros Del Longo. L’evento è stato moderato dal giornalista Daniele Paroni.
Venanzi e Dazzan hanno portato i saluti dell’amministrazione comunale, il vicesindaco “da motociclista quale sono - ha affermato - apprezzo questa iniziativa importnate per città che valorizza il lavoro motoclub Morena svolto anche durante l'arco dell’anno non solo come strumento aggregativo ma che sensibilizza su tematiche associate all’educazione stradale sulle due ruote anche per più piccoli”.Dazzan ha ironizzato sul fatto che l'hanno scorso era arrivata al motoraduno “su due ruote, ma a pedali, mentre quest'anno in scooter. Chissà il prossimo! Perché se in realtà ho acquistato lo scooter per pura praticità, pur non avendo mai guidato nemmeno un Ciao da ragazzina, appena mi ci sono seduta sopra ho scoperto una gioiosa libertà, tanto che alle volte quando devo andare in un posto allungo volutamente la strada per godermela di più. Non è sicuramente la stessa cosa, ma ho potuto capire bene la spinta di chi vive la passione del motociclismo”. L’assessora ha anche sottolineando che “Il MotoClub Morena, oltre ad essere campione nazionale di mototurismo, è una realtà poliedrica e aperta a diverse altre attività e ogni anno riesce ad ampliare la sua rete di collaborazioni con diversi soggetti. La presenza di associazioni volontarie come Ana, Ripuliamoci Challenge, Moto Emergenza fvg, i fantastici chioschi enogastronomici, la possibilità a giovani band musicali locali di esibirsi in piazza dal vivo, l'area camping ricavata in via Pozzuolo grazie alla disponibilità dell'Asd Assosangiorgina testimoniano la capacità del presidente Ammirati e dei suoi, di coinvolgere chiunque abbia a cuore il nostro territorio e riconosca il valore di una sana aggregazione”.
"Che lo si faccia con i motoraduni, con il Giro d'Italia o con altri strumenti - ha detto il presidente del Cr Fvg, Mauro Bordin - per noi istituzioni l'importante è far conoscere il Friuli Venezia Giulia e le sue bellezze. Perché noi siamo orgogliosi del nostro territorio e quindi desideriamo metterlo in mostra. Noi amministratori - ha osservato - abbiamo la fortuna di rappresentare la Regione in molti luoghi diversi e di volta in volta ci rendiamo conto della ricchezza di iniziative che ci caratterizza a tutti i livelli”.
Eros Del Longo, anch’esso motociclista, ha posto l’accento sulla guida responsabile assicurando che "durante i raduni domina la prudenza, mentre sulla strada nella vita di tutti i giorni a volte qualcuno ha la tentazione di imitare i campioni dei Gp”.