Le vite dei protagonisti di STRAordenari sono caratterizzate da sfide quotidiane, che possono sembrare ordinarie ma che in realtà sono straordinarie. Dorino Minigutti, regista e sceneggiatore della serie, porta sullo schermo le storie di persone che, nonostante le difficoltà legate alla disabilità, dimostrano che ognuno ha la possibilità di costruire la propria vita, superando barriere e stereotipi.
La presentazione ufficiale della serie in lingua friulana, prodotta da Agherose con il supporto del Fondo per l’Audiovisivo del FVG e dell’ARLeF, insieme a RAI Fvg, è stata condotta da Riccardo Riccardi, assessore regionale alla salute, politiche sociali e disabilità, Eros Cisilino, presidente dell’ARLeF, William Cisilino, direttore dell’ARLeF, Alessandro Gropplero, presidente del Fondo per l’Audiovisivo del FVG, Guido Corso, direttore della sede RAI Fvg, insieme al regista Dorino Minigutti. Tra i presenti anche alcuni dei protagonisti della serie tv: Moreno Burelli, Mauro Costantini, Benedetta De Cecco e Remo Molaro.
Le puntate andranno in onda a partire dal 6 maggio su Rai 3 bis (canale 810) nella fascia serale dedicata alla programmazione in lingua friulana, e saranno disponibili on demand su RaiPlay per raggiungere un pubblico nazionale ed europeo.


«Grazie per questo importante lavoro che contribuisce a combattere gli stereotipi e valorizza la produzione televisiva in lingua friulana. Spero che questa iniziativa possa continuare e che sempre più persone trovino il coraggio di condividere le proprie storie. Saremo davvero vittoriosi quando potremo dire che, nella disabilità, il concetto di straordinarietà non esiste più» ha dichiarato Riccardo Riccardi, assessore regionale alla salute, ringraziando i protagonisti della serie e le loro famiglie. «La gestione delle cronicità è un tema centrale nella programmazione delle risorse destinate alla salute. È importante offrire risposte che mirino all’inclusione, considerando che la domanda di salute è sempre più caratterizzata da elementi cronici. Il valore di questa iniziativa sta nel mettere in luce l’importanza di dedicare attenzione alle cronicità, poiché una risposta esclusivamente sanitaria risulterebbe insufficiente».
«L’uso della lingua friulana in questo progetto riesce a catturare e restituire al pubblico l’essenza più intima di esperienze di vita uniche ed esemplari. I protagonisti di STRAordenari esaltano le caratteristiche distintive della nostra comunità: tenacia, impegno costante e resilienza nelle difficoltà. Dorino Minigutti, autore e regista, è riuscito a cogliere con delicatezza e sensibilità le sfumature delle storie di persone straordinarie che trasmettono un entusiasmo inesauribile. Per tutte queste ragioni, non ho dubbi che la serie sarà ben accolta dal pubblico friulano», ha sottolineato Eros Cisilino, presidente dell’ARLeF.
«STRAordenari è una docuserie di altissima qualità», ha ribadito William Cisilino, direttore dell’ARLeF, «realizzata grazie alla collaborazione tra il Fondo per l’Audiovisivo e l’ARLeF, con il sostegno della Regione FVG. Questa sinergia strategica mira ad incentivare e valorizzare la produzione di contenuti audiovisivi in lingua friulana, in linea con il Piano generale di politica linguistica per il friulano. Si tratta di un progetto di grande valore sociale e culturale che contribuisce alla promozione della lingua friulana nei programmi televisivi della sede RAI FVG».
«Questo progetto esemplifica la straordinaria collaborazione tra Regione FVG, ARLeF, RAI FVG e Fondo Audiovisivo FVG, trasformando il friulano da patrimonio linguistico da preservare a strumento narrativo per raccontare storie radicate e nascoste nel nostro territorio. La sinergia tra ARLeF, RAI FVG e Fondo Audiovisivo FVG è un incentivo per le imprese audiovisive regionali a diversificare il proprio modello di business, puntando su formati innovativi come il documentario seriale. Speriamo di poter continuare su questa strada anche in futuro», ha dichiarato Alessandro Gropplero, presidente del Fondo per l’Audiovisivo del FVG.
«Una delle missioni della nostra Sede è essere un catalizzatore di proposte che si traducono in produzioni varie per coprire al meglio le tematiche e le storie legate al nostro territorio. Siamo lieti di accogliere questo prodotto che arricchisce il nostro palinsesto televisivo in lingua friulana, promuovendo l’inclusione e la sensibilizzazione culturale, in coerenza con il servizio pubblico e con la possibilità di diffusione su RaiPlay che aumenta la capacità divulgativa su un tema di primaria importanza come questo», ha affermato Guido Corso, direttore della Sede regionale della Rai per il Friuli Venezia Giulia.
Dopo le Paralimpiadi, Dorino Minigutti ha avuto l’opportunità di approfondire la sua conoscenza del mondo della disabilità: «Le persone con disabilità sono esempi e modelli, anche per chi non è disabile. Abbiamo voluto raccontare storie di individui sensibili, capaci di concentrarsi sulle opportunità anziché sulle limitazioni. È un grande insegnamento per tutti. Grazie a un lungo lavoro di preparazione e condivisione con i protagonisti, siamo riusciti a andare oltre la superficie delle loro storie di vita quotidiana, fatte di emozioni, relazioni, sfide superate e battaglie ancora da combattere. Sono storie che raccontano un mondo ricco di valori che danno significato alla vita e alla dignità delle persone».
La serie, realizzata con il patrocinio dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale, del Comitato Paralimpico Regionale del FVG, della Consulta regionale per la disabilità, dell’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro del FVG, dell’Associazione Tetra-Paraplegici del FVG ODV, dell’Istituto Salesiano “G. Bearzi” di Udine, della Comunità Piergiorgio Onlus e della UILDM Udine ODV, si comporrà di sette episodi di circa 20 minuti ciascuno. Ogni protagonista, con età, genere, disabilità e percorso di vita diversi, racconterà la propria storia attraverso una narrazione intima e autentica che metterà in luce temi come autonomia, resilienza, famiglia, spiritualità, passione e amore.
Il pubblico avrà modo di conoscere la storia di Remo Molaro, un tetraplegico che, dopo un grave incidente in moto, partecipa a gare con carrozzine elettriche da lui progettate. Ci sarà anche Mauro Costantini, pianista cieco dalla nascita, che incanterà con la sua musica jazz mentre lavora come informatico. Benedetta De Cecco, affetta da una malattia genetica rara, parlerà della sua passione per l’hockey su carrozzina e la comunicazione digitale. Tra i protagonisti ci sarà anche Giada Rossi, medaglia d’oro nel tennistavolo alle Paralimpiadi di Parigi 2024. Moreno Burelli, che dipinge con la bocca a causa di una disabilità alle mani, emozionerà il pubblico. Flavio Frigè, dopo un grave incidente lavorativo che gli ha causato la perdita di gambe e un braccio, si dedica alla sensibilizzazione sulla sicurezza sul lavoro. Elisa Zoratto, diventata cieca all’età di 40 anni, dimostrerà che è mai troppo tardi per inseguire nuovi obiettivi diventando un’atleta paralimpica che ama viaggiare in moto.
Minigutti ha cercato di catturare l’intimità della vita quotidiana di ciascun protagonista, creando brevi racconti che sono frammenti della storia della comunità. L’obiettivo è evidenziare come il concetto di normalità sia astratto e che guardare al mondo con nuove prospettive, come fa STRAordenari, può portare a una maggiore comprensione e accettazione delle diversità.