TRIESTE – La Guardia di Finanza di Trieste ha effettuato il sequestro di oltre ventiquattro tonnellate di pellet contraffatto proveniente dall’Est Europa e destinato al mercato italiano. L’operazione mirava a contrastare l’importazione e la commercializzazione di prodotti non conformi.
Il sequestro del pellet contraffatto
Durante i controlli ai valichi di confine, è emerso che il pellet contraffatto utilizzava abusivamente il marchio ENplus, compromettendo la provenienza e la qualità del prodotto. Questo ha portato al sequestro del carico e alla denuncia degli importatori.
Segni della contraffazione e impegno contro la concorrenza sleale
Le confezioni sequestrate presentavano irregolarità nel design e nella grafica, con l’intento di trarre in inganno i consumatori sulla qualità e l’origine del prodotto. Nessuna delle aziende coinvolte aveva l’autorizzazione per utilizzare il marchio ENplus, e il pellet non rispettava i requisiti ambientali richiesti. Questa operazione conferma l’impegno costante della Guardia di Finanza nella lotta alla diffusione di prodotti contraffatti, a tutela dei consumatori e della lealtà del mercato.