Sciopero pro Palestina in FVG, migliaia di persone in corteo: “Fermiamo l’orrore a Gaza”
Migliaia in corteo a Trieste per lo sciopero generale pro Palestina: al porto la protesta si estende in tutta la città.


TRIESTE - Migliaia di persone si sono radunate ieri mattina al Varco 4 del porto di Trieste, in occasione della mobilitazione legata allo sciopero generale pro Palestina. L’iniziativa, partita da un appello lanciato nei giorni scorsi dai portuali di Genova, ha trovato un’ampia adesione anche nella città giuliana.
Grande partecipazione alla protesta
Secondo le stime degli organizzatori, sono almeno tremila i partecipanti giunti al porto già dalle prime ore. Molti manifestanti hanno esposto striscioni e cartelli, mentre sventolavano numerose bandiere palestinesi e quelle con i colori della pace.
Il corteo per le vie cittadine
Dopo il raduno iniziale, i partecipanti hanno iniziato a organizzarsi per sfilare in corteo verso altre aree della città. La mobilitazione triestina si inserisce in una più ampia giornata di protesta nazionale, che coinvolge diversi settori tra porti, trasporti, scuole e servizi pubblici.

Il porto come nodo strategico
Il porto di Trieste, considerato uno snodo centrale per i traffici internazionali, è stato al centro dell’iniziativa. Il blocco delle attività portuali viene visto come un segnale simbolico e concreto contro i legami economici che, secondo i manifestanti, contribuiscono ad alimentare le guerre in Medio Oriente.

Le tensioni durante la mobilitazione
A margine della protesta non sono mancati momenti di tensione. Come ha sottolineato Lorenzo Tamaro, Segretario Regionale SAP F.V.G :“Sassi contro gli agenti in servizio, presenti sulle strade per garantire l'ordine pubblico, è il messaggio che alcuni pacifisti hanno lanciato contro la guerra a Trieste”. Tamaro ha espresso vicinanza alle forze dell’ordine che “con assoluta professionalità sono riuscite a contenere i soliti professionisti del disordine”. Secondo il sindacato di polizia, questi episodi hanno oscurato la manifestazione pacifica, vanificando le motivazioni originarie della protesta. “La sassaiola nei confronti delle forze dell’ordine richiede una reazione ferma e senza ambiguità da parte di tutte le forze politiche. Eventi come questi – conclude Tamaro – sono atti di pura violenza che mirano a colpire chi quotidianamente tutela la sicurezza dei cittadini”.