Un passo indietro tra le Dolomiti con “C’era una volta Sappada”

Sappada rivive il passato con l’evento “C’era una volta”: un viaggio tra tradizioni, costumi e antichi mestieri nel cuore delle Dolomiti.

01 settembre 2025 17:43
Un passo indietro tra le Dolomiti con “C’era una volta Sappada” -
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Sabato 6 settembre, a partire dalle 14.30, Sappada tornerà indietro nel tempo con “C’era una volta Sappada”, la rievocazione che più di ogni altra restituisce l’autenticità della cultura locale e della sua comunità. Per un giorno la borgata di Cima Sappada si trasformerà in un museo a cielo aperto: vie e cortili ospiteranno scene di vita contadina, antichi mestieri, personaggi in abiti tradizionali e dialoghi in lingua sappadina.

Il pubblico, che nelle edizioni passate ha affollato le strade della borgata, potrà ammirare le rappresentazioni dei quasi cento figuranti, testimoni di un passato che ancora appartiene alla memoria collettiva e che, per l’occasione, torna a farsi presente. Novità di quest’edizione, la casa museo dell’antica civiltà contadina in località Cretta sarà animata da interpreti che ricreeranno gesti, atmosfere e rituali della vita domestica di un tempo, offrendo ai visitatori un’esperienza ancora più immersiva.

L’evento è organizzato dall’associazione Zepodar Sende, in collaborazione con il Consorzio Sappada Dolomiti Turismo e con l’associazione Plodar, realtà impegnate da anni nella valorizzazione delle tradizioni e nella promozione culturale e turistica del territorio. «“C’era una volta Sappada” è molto più di una manifestazione turistica: è un ponte fra le generazioni, un’occasione preziosa per custodire la memoria della nostra comunità e condividerla con chi viene a visitarci», sottolinea il sindaco di Sappada Alessandro De Zordo.

«In un mondo che corre veloce, eventi come questo ci ricordano l’importanza delle radici, del senso di appartenenza e della bellezza di una cultura che continua a vivere». Un appuntamento che unisce storia, tradizione e suggestione, regalando a turisti e residenti l’opportunità di scoprire – o ritrovare – la montagna com’era più di un secolo fa.

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