A Gorizia focus su equità, inclusione e futuro del welfare

Alessia Rosolen a Gorizia: “Riconoscere il lavoro femminile è fondamentale per una previdenza più giusta e sostenibile”.

15 ottobre 2025 16:59
A Gorizia focus su equità, inclusione e futuro del welfare -
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GORIZIA – “È necessario riconoscere il valore del lavoro femminile, anche nella costruzione di un sistema previdenziale più equo”. Con queste parole l’assessore regionale al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia, Alessia Rosolen, è intervenuta al convegno “La cultura della previdenza e della protezione sociale”, organizzato dall’Enpacl (Ente nazionale di previdenza e assistenza per i consulenti del lavoro) e dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Gorizia, nell’ambito delle iniziative di GO!2025 – Capitale europea della cultura.

L’incontro si è svolto presso il Polo goriziano dell’Università di Trieste, con l’obiettivo di approfondire il tema della previdenza e della protezione sociale in un contesto di profondi mutamenti demografici, economici e occupazionali.

Un cambio di prospettiva sulla parità di genere

Nel suo intervento, l’assessore Rosolen ha sottolineato la necessità di un cambio di prospettiva sulla questione femminile, affermando che “la parità di genere non può più essere confinata a un dibattito sul ruolo della donna, ma deve tradursi in opportunità concrete di realizzazione personale e professionale”.

Rosolen ha evidenziato come in Italiauna madre che si prende cura dei figli vale solo quattro mesi figurativi ai fini previdenziali, mentre in altri Paesi europei come Francia, Germania o Austria si riconoscono da due a sei anni di contributi”.
“È un’ingiustizia che dobbiamo avere il coraggio di affrontare – ha aggiunto – con una nuova visione sociale ed economica capace di valorizzare davvero il lavoro femminile e il suo impatto sulla crescita della società.”

Promuovere la cultura della previdenza

Per l’assessore, promuovere la cultura della previdenza significa anche “garantire che il lavoro femminile sia riconosciuto in tutte le sue dimensioni, comprese la maternità e la cura”.
La Regione Friuli Venezia Giulia – ha spiegato – ha scelto di operare con un approccio integrato e innovativo, capace di coniugare politiche per la persona, la famiglia e il lavoro, anticipando le trasformazioni sociali e creando una cultura condivisa del welfare.

Le misure a sostegno delle famiglie e della previdenza

Tra le iniziative ricordate da Rosolen figurano:

  • la Carta Famiglia e la Dote Famiglia;

  • l’abbattimento delle rette dei nidi e il contributo per il mutuo della prima casa alla nascita del primo figlio;

  • la Dote finanziaria per l’autonomia dei giovani e la Dote scuola;

  • borse di studio e alloggi per studenti universitari.

Di particolare rilievo l’intervento a favore della previdenza complementare per i figli minori, che prevede un contributo di 200 euro: “In soli due anni – ha precisato Rosolen – le domande ammesse sono cresciute del 70%, passando da 228 nel 2023 a 733 nel 2024. È un segnale chiaro di maggiore consapevolezza e responsabilità da parte delle famiglie.”

Un welfare equo e sostenibile

La Regione sostiene inoltre i percettori di pensione di invalidità, vecchiaia, superstiti e pensione sociale con un bonus dedicato ai titolari di pensioni Inps.
“Parliamo di un investimento complessivo di 45 milioni di euro nel triennio 2025-2027 – ha spiegato Rosolen –. Solo nel 2025 i beneficiari sono stati 12.426, per un totale di 4,5 milioni di euro. Con l’assestamento di luglio abbiamo ampliato la platea includendo anche i titolari di assegno mensile ai sensi della legge 118 del 1971, con una stima di circa 5.000 nuovi beneficiari.”

Verso un nuovo modello di welfare comunitario

Nel suo intervento, Rosolen ha poi fatto riferimento al disegno di legge sull’innovazione sociale, attualmente in corso di approvazione in Consiglio regionale, che punta alla creazione di un modello di welfare territoriale e comunitario, fondato sulla collaborazione tra istituzioni, imprese e terzo settore.
“L’obiettivo – ha spiegato – è integrare i servizi pubblici e creare reti di supporto condivise, capaci di rispondere in modo più efficace alle esigenze delle persone e delle famiglie.”

Un impegno per il futuro

Ringrazio i consulenti del lavoro – ha concluso Rosolen – per l’impegno con cui promuovono il valore della legalità, della sicurezza e della partecipazione, elementi centrali anche nella costruzione di un futuro previdenziale più equo e sostenibile.”

L’intervento dell’assessore si inserisce nel percorso di GO!2025 Gorizia-Nova Gorica Capitale europea della cultura, confermando la centralità del Friuli Venezia Giulia nel dibattito nazionale su welfare, parità e innovazione sociale.

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