Travolta e uccisa a Ronchi dei Legionari da un'auto guidata da una 86enne: chi era "Giusy" Gherlani

Giuseppina Gherlani, 61 anni, travolta e uccisa sulle strisce a Ronchi dei Legionari. Inutili i soccorsi, comunità sotto shock.

13 dicembre 2025 10:12
Travolta e uccisa a Ronchi dei Legionari da un'auto guidata da una 86enne: chi era "Giusy" Gherlani -
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RONCHI DEI LEGIONARI (GO) – Una tragedia improvvisa ha scosso profondamente la comunità: Giuseppina Gherlani, 61 anni, è stata travolta e uccisa nella tarda mattinata di ieri, attorno alle 12, mentre attraversava sulle strisce pedonali, a pochi passi da casa.

L’impatto e i soccorsi

Secondo le prime ricostruzioni, la donna stava attraversando quando è stata investita da un’auto guidata da una 86enne. L’urto è stato violentissimo, tanto da scaraventarla a terra, provocandole traumi gravissimi.

A lanciare l’allarme sono stati alcuni passanti. Sul posto sono arrivati rapidamente i soccorsi sanitari e, vista la criticità della situazione, è stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso con l’équipe medica d’emergenza. Nonostante i numerosi tentativi di rianimazione, per Giuseppina non c’è stato nulla da fare.

Le verifiche sulla dinamica

Le Forze dell’Ordine stanno ricostruendo con precisione le cause e la dinamica dell’investimento, verificando ogni dettaglio per accertare eventuali responsabilità. La conducente, sotto choc, è stata ascoltata dagli operatori intervenuti.

Una figura conosciuta e stimata

Giuseppina Gherlani era molto conosciuta sul territorio. Aveva lavorato per anni presso il Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, dal quale era andata in pensione da poco tempo.

La notizia della sua morte ha raggiunto anche l’aula consiliare, impegnata nei lavori sulla manovra di bilancio: il presidente Mauro Bordin ha chiesto di osservare un minuto di silenzio in sua memoria, gesto accolto da tutti i presenti con profonda partecipazione.

Gli amici la ricordano come una donna affabile, piena di energia, sempre pronta a regalare un sorriso.
«Non meritava una fine così – spiegano commossi – siamo distrutti. Con lei era sempre un piacere stare assieme».

Classe 1964, originaria del Carso triestino, viveva da anni a Ronchi dei Legionari. È stata sposata, aveva un figlio e da qualche anno aveva accanto un nuovo compagno. La sua vita era segnata dalla semplicità, dalle relazioni sincere e da un legame forte con il territorio.

Il lavoro in Regione e il percorso professionale

Giusy aveva trascorso parte della sua carriera all’Hotel Europa, quando era di proprietà regionale, per poi essere riassorbita dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

In Consiglio regionale aveva lavorato come assistente d’aula nei primi anni Duemila, per poi vincere un concorso interno e diventare impiegata amministrativa negli uffici di piazza Oberdan, a Trieste.

«Ha lavorato con noi per anni – ricorda Michele Manosperti, storico dipendente del Consiglio regionale – sempre positiva, sempre gentile. Era andata in pensione da due anni. Siamo sconvolti».

Le battaglie per il suo rione

Il senso civico di Giusy si era manifestato con forza nel 2019, quando si era fatta portavoce di una protesta dei residenti per chiedere lo spostamento di una fermata del bus che causava disagi alle abitazioni.

Una battaglia portata avanti con determinazione, sempre con quel suo modo rispettoso e diretto che la rendeva una figura di riferimento nel quartiere.

Comunità in lutto

La tragedia ha lasciato sgomenti amici, colleghi e residenti di Ronchi dei Legionari, che ricordano Giuseppina come una donna gentile, rispettata e molto legata alla sua comunità. Un dolore profondo che segna un’intera città, chiamata ora a stringersi attorno ai suoi familiari in un momento di immensa sofferenza.

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