Questura di Trieste, il bilancio dell'attività nel 2021

Anche nel 2021 la Polizia di Stato ha giocato un ruolo importante nell’attività di controllo finalizzata al rispetto delle misure governative volte al contenimento dell’epidemia da Covid-19. A tal fin...

08 gennaio 2022 10:46
Questura di Trieste, il bilancio dell'attività nel 2021 -
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Anche nel 2021 la Polizia di Stato ha giocato un ruolo importante nell’attività di controllo finalizzata al rispetto delle misure governative volte al contenimento dell’epidemia da Covid-19. A tal fine è stata disposta un’opportuna implementazione dell’aliquota di personale impegnato in attività di natura ispettiva ed una intensificazione dell’attività di controllo del territorio, anche per l’accertamento del possesso del c.d. green pass da parte dell’utenza.

In particolare, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021, sono state
controllate 276.929 persone, 853 delle quali sono state sanzionate
per aver violato le misure governative a tutela della salute pubblica; sono
invece 445 le denunce per il mancato rispetto degli obblighi di quarantena.

Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, anche grazie all’attività
di coordinamento svolta dalla Divisione Polizia Amministrativa, sono state controllate
13.700 attività commerciali
e per 19 di queste sono stati emessi
altrettanti provvedimenti di sospensione dell’attività, sia per
inottemperanze relative alle misure organizzative per il rispetto delle
prescrizioni in materia di Covid-19, sia per problematiche di ordine e
sicurezza pubblica.

  • In tema di prevenzione degli effetti della pandemia,
    si evidenzia poi l’attività svolta dall’Ufficio Sanitario Provinciale della
    Polizia di Stato e dall’Ufficio di Gabinetto che hanno organizzato, sotto
    l’egida della Prefettura e dell’ASUGI, nel mese di febbraio 2021, la campagna
    vaccinale per la somministrazione della prima dose del vaccino per gli
    appartenenti a tutte le Forze di Polizia della Provincia.
  • Con riguardo alle misure governative in materia di
    contenimento della pandemia si segnalano le numerose manifestazioni organizzate
    in città contro le politiche governative in materia di green pass e di obbligo vaccinale che, in alcune occasioni, hanno
    visto la partecipazione di oltre 15.000 manifestanti; tali eventi non hanno
    avuto forti ricadute sull’ordine e la sicurezza pubblica, a riprova della
    tenuta della nostra “macchina” e della capacità di fronteggiare situazioni
    complesse, nel giusto equilibrio dei diversi interessi in gioco.

Oltre a tali
manifestazioni di protesta che hanno caratterizzato soprattutto il periodo
autunnale, si evidenzia la corretta gestione e governo dell’ordine pubblico da
parte dell’Ufficio di Gabinetto e della D.I.G.O.S. di ulteriori e significativi
eventi: 1) il G20 tenutosi il 5
e 6 agosto 2021, con le riunioni ministeriali dell’Innovazione e Ricerca, che
hanno visto la partecipazione dei Ministri dei Paesi membri e delle rispettive
delegazioni; 2) la campagna elettorale per le Comunali, che ha visto la presenza in
città dei massimi esponenti politici nazionali, oltreché locali; 3) la Barcolana nel mese di ottobre, che ha
visto la presenza in città di migliaia di appassionati.

Orbene, tutti
questi eventi sono stati il banco di prova della corretta gestione dell’ordine
pubblico in città.

  • Per quanto
    riguarda i risultati operativi, si segnala che complessivamente gli Uffici
    della Questura di Trieste hanno effettuato, a vario titolo, 180 arresti
    e 3386 denunce in stato di libertà.

La presenza delle nostre Volanti sul territorio ha garantito, come
sempre, una pronta risoluzione di tutte le situazioni di emergenza. Nel corso
del periodo di riferimento sono pervenute alla sala operativa della Questura -
tramite il Numero Unico delle Emergenze 112 - 24785 chiamate, mentre 6638
sono stati gli interventi effettuati
.

L’attività di controllo del
territorio è stata svolta in concorso con le pattuglie dei Commissariati di
P.S. di San Sabba, Duino-Aurisina, Opicina e di Muggia; importante è stato il
supporto degli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Padova, che,
oltre al controllo del territorio provinciale, hanno concorso nell’attività di
verifica del rispetto della normativa sanitaria, sia lungo la fascia confinaria
che nelle zone del centro cittadino.

  • Numerose le indagini della Squadra Mobile
    che ha tratto in arresto 94 persone
    e ne ha denunciate 96.

Da segnalare l’omicidio
commesso a San Giacomo, il giorno di Pasqua, dove a seguito di un’esplosione
all’interno di un appartamento, gli agenti hanno rinvenuto sul letto, coperto
da un piumone, il corpo esanime di un uomo con evidenti ferite da arma da
taglio.

Gli approfondimenti
investigativi hanno consentito di individuare il presunto autore dell’azione
delittuosa in un cittadino italiano, arrestato il 24 maggio scorso.

La sparatoria avvenuta in via
Carducci ha senz’altro inciso sulla percezione di sicurezza dei cittadini, ma
anche in quel caso l’azione investigativa è stata immediata e già nella
giornata del 4 settembre 2021 sono stati sottoposti a fermo di indiziato di
delitto alcuni cittadini kosovari, appartenenti alle famiglie coinvolte, bloccati
a bordo di un’autovettura al Lisert,
mentre tentavano di lasciare la città.

Nel corso della complessa
operazione di P.G. gli agenti della Squadra Mobile giuliana hanno tratto in
arresto 13 cittadini stranieri e contestualmente sono state avviate, a cura
dell’Ufficio Immigrazione, le procedure per l’allontanamento degli stessi dal
territorio nazionale.

  • Dopo due
    anni di attività d’indagine, sono state emesse da parte dell’A.G. competente 18
    misure cautelari, consentendo
    di accertare l’esistenza di un’articolata organizzazione criminale curda, di
    stanza a Trieste, dedita al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare,
    operativa in varie città del nord Italia e in alcune capitali europee.
    Contestualmente sono state eseguite 23 perquisizioni domiciliari.

L’attività di indagine aveva preso avvio all’indomani dell’attentato
terroristico del 15 settembre 2017 a Londra, allorché fu fatto esplodere un
ordigno a bordo di un treno della metropolitana, successivamente rivendicato
dall’ISIS.

Attraverso le attività di riscontro, immediatamente compulsate dalla
Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, a seguito dell’identificazione
ad opera delle Autorità britanniche dell’attentatore, era emerso come questi
avesse fatto ingresso in area Schengen, a Trieste.

Le immediate attività investigative, avviate dalla Sezione Antiterrorismo
della DIGOS di Trieste, coordinate dalla locale A.G., sul circuito relazionale
dell’arrestato, non fornivano ulteriori riscontri sulla presenza di soggetti
controindicati, ma evidenziavano, invece, che gli indagati erano a capo di un
sodalizio dedito per lo più al favoreggiamento dell’immigrazione irregolare
proveniente dalla “Rotta balcanica”.

Nel periodo in esame, inoltre, il personale della DIGOS ha gestito con
estrema professionalità gli innumerevoli servizi di O.P. pianificati dalla
Questura.

In molte occasioni non sono mancate criticità, affrontate con la massima
tempestività.

Si ricordi, a tal proposito, la gestione di grandi eventi come il G20 e
tutte le manifestazioni “NO GREEN PASS” che si sono succedute in città, con un
crescendo di partecipanti che ha portato a gestire cortei con presenze
superiori ai 15 mila manifestanti.

  • Anche in Questura sono state approntate misure
    precauzionali per consentire agli Sportelli aperti al pubblico di conservare la
    propria funzionalità; a tal riguardo, nel periodo di riferimento, sono stati
    rilasciati 2489 passaporti e 253
    autorizzazioni in materia di armi.
  • La
    Divisione Anticrimine continua a prestare molto attenzione alla tematica della violenza di genere e lo fa
    attraverso diverse iniziative, come la campagna “Questo non è amore”, camper
    “itinerante” divenuto punto di ascolto ed informativo mobile che conduce il
    personale della Questura nelle principali piazze della città e nei luoghi di
    maggiore affluenza.

Sono 12
gli Ammonimenti adottati dal Questore
nei confronti di soggetti che hanno
posto in essere condotte persecutorie che si aggiungono agli 84 avvisi orali, ai 41 fogli di via obbligatori e ai 26 D.A.C.Ur.: tale intensa attività
istruttoria e provvedimentale mette in evidenza l’importanza delle misure di
prevenzione nell’attività di prevenzione dei reati.

  • L’Ufficio Immigrazione, nel periodo in questione, ha rilasciato 9068 permessi di soggiorno e
    ha dato esecuzione a 145 provvedimenti di allontanamento dal territorio
    nazionale nei confronti di stranieri irregolari.

Al fine di garantire una efficace
gestione del fenomeno migratorio che interessa questa sezione del confine di
Stato, nel periodo di maggiore flusso di ingressi irregolari parte dell’Ufficio
Immigrazione è stato spostato presso il Commissariato di Opicina.

La Questura concorre con la
Polizia di Frontiera in modo determinante nell’attività di gestione del fenomeno
migratorio attraverso la predisposizione di mirati servizi interforze, anche
con l’impiego delle Forze Armate, volti ad intensificare l’attività di
controllo nei pressi dei valichi confinari.

In questo periodo di emergenza
pandemica, sono stati, infatti, individuati spazi adeguati presso la
Sottosezione Polizia di Frontiera di Fernetti, presso gli Uffici di Frontiera
Marittima e presso il Commissariato di P.S. di Opicina sul Carso triestino, per
le attività di screening ed identificazione dei cittadini stranieri.

Per quel che riguarda
l’operato del Settore Polizia di Frontiera di Trieste, lo stesso ha rintracciato 5.181 migranti ed
intrapreso numerose attività d’indagine, in special modo per il contrasto al
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina che ha portato all’arresto di n. 32 trafficanti di varie
nazionalità.

Anche la Polizia Marittima è
da sempre impegnata nell’attività di contrasto all’immigrazione clandestina; la
maggior parte dei rintracci (158) riguarda
stranieri irregolari occultati all’interno di semi-rimorchi provenienti dai
traghetti che collegano il Porto con la Turchia.

  • Per quanto concerne la logistica, sono stati portati a
    compimento alcuni importanti progetti finalizzati ad una migliore
    organizzazione degli Uffici della Questura: oltre al rifacimento delle
    facciate, è stato creato il nuovo Corpo di Guardia per garantire ai poliziotti
    di poter lavorare in condizioni di maggiore sicurezza.

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