Giulio Regeni, il processo è stato sospeso: cosa sta succedendo
Stop al processo Regeni: rinvio alla Consulta per questioni di diritto di difesa degli imputati assenti.
Patrick Ganzini
TRIESTE – Ancora uno stop per il processo sulla morte di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto nel 2016. La prima corte d’Assise di Roma ha sospeso il procedimento e rinviato gli atti alla Corte Costituzionale per questioni tecniche legate al diritto di difesa degli imputati.
Motivo della sospensione
La sospensione riguarda la possibilità per gli imputati, già beneficiari del gratuito patrocinio, di nominare consulenti tecnici anche se assenti o irreperibili, con la spesa anticipata dall’Erario. I giudici hanno ritenuto la questione non manifestamente infondata e rilevante per la definizione del processo.
Il processo
Il procedimento riguarda gli egiziani accusati di aver sequestrato, torturato e ucciso Regeni. Il corpo fu ritrovato nel febbraio 2016 in Egitto. Per poterli giudicare, la normativa italiana era stata adattata, permettendo il processo anche in assenza degli imputati.
Richiesta della difesa
Gli avvocati degli imputati hanno chiesto alla corte di rivolgersi alla Consulta per chiarire se gli imputati possano accedere a consulenti tecnici a spese anticipate dallo Stato. La decisione della Corte d’Assise accoglie tale richiesta, aprendo una nuova fase di attesa prima che il procedimento possa proseguire.
