Donnole, tassi, linci, lupi: a Cornino focus sui predatori del Nordest e sull'espansione di varie specie

Sabato 17 maggio, alla Riserva di Cornino, conferenza sui carnivori del Friuli Venezia Giulia, per conoscere il ritorno e l'espansione di specie come lupo, orso, e lontra.

14 maggio 2025 11:09
Donnole, tassi, linci, lupi: a Cornino focus sui predatori del Nordest e sull'espansione di varie specie -
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FORGARIA, 14 MAGGIO 2025 – Un appuntamento speciale per conoscere i carnivori che popolano il Friuli Venezia Giulia. Sabato 17 maggio, a partire dalle ore 20, la Riserva Naturale Regionale del Lago di Cornino ospiterà una conferenza dal titolo "Carnivori: dalla donnola all'orso bruno, i predatori del Nord Est Italia", organizzata dal Centro Visite della riserva e a cura di Tiziano Fiorenza. L'evento avrà come focus il ritorno e l'espansione di diverse specie predatrici nel territorio, un fenomeno che ha suscitato preoccupazioni tra la popolazione, spesso legate a miti e timori risalenti ai secoli passati.

Un'opportunità per approfondire la conoscenza dei carnivori presenti nel nordest d'Italia. La conferenza sarà un'occasione per scoprire i principali predatori locali, come donnole, tassi, lupi, linci, lontre, e altri. Verranno analizzati gli aspetti biologici delle diverse specie, le loro abitudini, e come sia possibile riconoscere le tracce lasciate durante il loro passaggio. Il presidente della Coop Pavees, Luca Sicuro, ha spiegato che il pubblico avrà l'opportunità di conoscere le specie attualmente in pericolo, quelle in incremento e quelle oggetto di programmi di protezione internazionale.

Il ritorno dei carnivori nel Friuli Venezia Giulia è un fenomeno che continua a far discutere. Recenti censimenti hanno registrato la presenza di diverse decine di lupi, centinaia di sciacalli, e una manciata di linci e orsi. Inoltre, la lontra ha ormai ripreso a popolarsi lungo i corsi d'acqua, dopo un'assenza che è durata per decenni. La conferenza offrirà anche uno sguardo su come queste specie siano tornate a diffondersi nel territorio, migliorando la biodiversità e facendo crescere l'interesse per la loro protezione e conservazione.

L'evento si inserisce in una più ampia iniziativa di sensibilizzazione e educazione ambientale, che mira a promuovere una maggiore consapevolezza sulla fauna del Friuli Venezia Giulia, e in particolare sulle specie predatrici che contribuiscono al mantenimento dell'equilibrio ecologico della regione.

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