Pordenone in lutto, è morto Umberto Natalucci: ingegnere e politico locale, aveva 82 anni
Pordenone saluta Umberto Natalucci, ingegnere ed ex assessore, punto di riferimento tra istituzioni e associazionismo, scomparso a 82 anni.


PORDENONE – La città di Pordenone dà l’addio a Umberto Natalucci, figura di spicco del mondo professionale e istituzionale, scomparso nella serata di giovedì 17 luglio all’ospedale cittadino. Ingegnere nato nel 1942, Natalucci aveva 82 anni e per decenni è stato un punto di riferimento, distinguendosi per l’impegno, l’equilibrio e la capacità di mediazione.
Carriera tra istituzioni e associazionismo
Nel corso della sua lunga carriera, Umberto Natalucci ha ricoperto ruoli di rilievo sia a livello politico che professionale. Negli anni Settanta e Ottanta ha fatto parte del Consiglio comunale di Pordenone e della Giunta in qualità di Assessore, eletto tra le fila della Democrazia Cristiana. Era apprezzato in città come uomo del confronto, capace di promuovere il dialogo in una fase di cambiamento per la comunità.
Un professionista al servizio della collettività
Parallelamente all’impegno pubblico, Natalucci si è distinto nel settore dell’ingegneria. È stato presidente nazionale della Scuola di alta formazione degli ingegneri, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Pordenone, del Rotary Club locale e delegato Inarcassa per molti anni. Il suo contributo alla crescita delle professioni tecniche e alla valorizzazione delle competenze è stato riconosciuto anche a livello nazionale.
Il ricordo di Tomasello e della comunità politica
Alla notizia della scomparsa, numerosi esponenti del territorio hanno espresso il proprio cordoglio. Tra questi, il segretario provinciale del Pd di Pordenone, Fausto Tomasello, ha sottolineato il valore umano e professionale di Natalucci, ricordando il ruolo di presidente dell’Ordine degli Ingegneri e di assessore comunale. Tomasello ha evidenziato la profonda dedizione di Natalucci verso la comunità e la sua capacità di favorire equilibrio e rinnovamento nelle istituzioni locali.
Una perdita per la comunità pordenonese
La scomparsa di Natalucci lascia un grande vuoto nella comunità. Lascia la moglie Sandra Montini, le figlie Mariagiovanna e Ilaria e i nipoti. Pordenone lo ricorda come un professionista stimato per la sua onestà, passione civile e dedizione alle migliori cause culturali e sociali della città. La sua presenza si è fatta sentire sia nell’Amministrazione Comunale, sia all’interno di organizzazioni professionali e associative.