A Staranzano va in scena “Pene d’amor perdute” di Shakespeare con il Piccolo Teatro Città di Sacile
A Staranzano “Pene d’amor perdute” di Shakespeare con il Piccolo Teatro Città di Sacile per la rassegna “Di qua e di là”.


STARANZANO – Domenica 26 ottobre 2025 alle ore 16.00, nella Sala San Pio X di via De Amicis 10, prosegue la Stagione Teatrale 2025–2026 “Star a Teatro” con un nuovo appuntamento della 6ª Rassegna Itinerante “Di Qua e di Là”, organizzata e promossa dal Comitato Provinciale F.I.T.A. di Trieste e Gorizia APS, con il sostegno dell’Associazione Regionale FITA-UILT APS e la collaborazione del Circolo ACLI – US ACLI “Mons. Francesco Plet”, sotto il Patrocinio del Comune di Staranzano.
Una raffinata commedia del Bardo tra ironia e sentimento
Sul palco andrà in scena la Compagnia Piccolo Teatro Città di Sacile APS – FITA con la celebre commedia “Pene d’amor perdute” di William Shakespeare, nella traduzione e adattamento di Chiara Mutton e con la regia di Edoardo Fainello.
L’opera, tra le più eleganti e spiritose del Bardo, racconta le vicende ambientate alla corte di Navarra, dove il Re Ferdinando e tre gentiluomini decidono di consacrarsi unicamente allo studio, rinunciando a ogni distrazione amorosa. Tuttavia, l’arrivo della Principessa di Francia e delle sue damigelle mette presto alla prova il loro voto: tra missive segrete, schermaglie verbali, mascherate e goffi corteggiamenti, l’amore si insinua con ironia nei cuori dei protagonisti, fino a un epilogo sospeso che rinvia il lieto fine.
Shakespeare e il linguaggio come gioco teatrale
Scritta probabilmente durante la chiusura dei teatri londinesi per la peste del 1592, “Pene d’amor perdute” è una commedia cortese che riflette sul potere della lingua e della parola come strumenti di seduzione e inganno. Shakespeare ne fa un raffinato gioco teatrale, dove la retorica amorosa diventa oggetto di parodia e il comico si intreccia a una più profonda riflessione sui sentimenti umani.
In un’atmosfera festosa e brillante, il pubblico sarà accompagnato in un viaggio di leggerezza e introspezione, in cui il linguaggio teatrale diventa veicolo di ironia, tenerezza e malinconia.
Un grande cast e una produzione curata nei dettagli
Nel cast figurano Daniele Poletto, Stefano Indrigo, Francesco Novaco, Antonio Camerin, Christian Mariotti, Monica Nosella, Diego Grillo, Lucrezia Zambon, Renato Turrin, Chiara Mutton, Serena Ervas, Morena Pajer, Paola Tomasella e nuovamente Renato Turrin.
L’assistente alla regia è Patrizia Modolo, mentre il progetto scenico e la tecnica audio-luci portano la firma di Daniele Indrigo. Il backstage è curato da Eugenio Armellin, Niccolò Da Dalt e Margherita Re, i costumi da Clara Ditali, Patrizia Modolo e Lucia Rossitto, e gli accessori da Patrizia Modolo.
Le parrucche e acconciature sono di Patrizia Zanolin, mentre le fotografie di scena portano la firma di Daniele Indrigo e Roberto Giovetti. Il coordinamento generale e la promozione sono a cura di Chiara Mutton, con la regia di Edoardo Fainello.
Informazioni e biglietti
I biglietti d’ingresso sono disponibili al prezzo di 10 euro intero, 8 euro ridotto (riservato ai soci ACLI, MACC, FIDAS e ANPI partner dell’iniziativa) e 5 euro ridotto giovanissimi fino ai 14 anni.
La prevendita online è attiva sul portale biglietteria.ticketpoint-trieste.it (con maggiorazione).
Un pomeriggio di teatro d’autore, ironia e poesia nel segno di Shakespeare, che conferma la vitalità del teatro amatoriale friulano e la sua capacità di proporre spettacoli di grande qualità al pubblico del territorio.