Buon compleanno, Paola Del Din compie oggi 102 anni: «esempio di libertà e coraggio»

Sappada celebra i 102 anni di Paola Del Din, staffetta Osoppo e prima paracadutista di guerra, simbolo di coraggio, memoria e democrazia.

22 agosto 2025 18:33
Buon compleanno, Paola Del Din compie oggi 102 anni: «esempio di libertà e coraggio» -
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SAPPADA (UDINE) – Paola Del Din ha festeggiato il traguardo dei 102 anni circondata dall’affetto di parenti e amici. Nella località delle Dolomiti l’omaggio è stato condiviso anche dall’assessore regionale Pierpaolo Roberti, che ha portato i saluti della Regione Friuli Venezia Giulia sottolineando come la sua storia resti un faro per la memoria civile e la libertà. Un compleanno che diventa occasione per ripercorrere la vita di una donna che, da staffetta della Divisione Osoppo e prima paracadutista italiana a compiere un lancio di guerra, ha segnato un capitolo essenziale della Resistenza.

Una vita nella Resistenza

Fin dagli anni più duri dell’occupazione, Del Din si è mossa tra vallate, posti di blocco e linee del fronte portando messaggi, documenti e istruzioni tra i distaccamenti partigiani. Il compito della staffetta richiedeva sangue freddo, discrezione e una straordinaria prontezza di spirito: qualità che Paola ha dimostrato in numerose missioni compiute in territori controllati dai nazifascisti. La sua figura incarna il ruolo spesso invisibile ma decisivo di tante donne che hanno sostenuto la lotta di liberazione con azioni quotidiane ad altissimo rischio.

Il coraggio di una pioniera

La scelta di addestrarsi e lanciarsi con il paracadute in un’operazione di guerra, prima donna in Italia a farlo, racconta una tempra non comune. Quel gesto non rappresentò soltanto un’azione tattica, ma divenne un simbolo potente: la capacità di una giovane donna di abbattere barriere culturali e operative per servire la Patria. L’azzardo calcolato, l’attenzione ai dettagli e la capacità di muoversi con freddezza resero Paola una risorsa preziosa per i compagni della Osoppo.

Il ricordo di Renato

La biografia di Paola è intrecciata al sacrificio del fratello Renato, caduto per la libertà. Quel lutto ha segnato in profondità la sua determinazione e il suo personale impegno a testimoniare, nel dopoguerra, il valore della Resistenza. Nel ricordo di Renato, Del Din ha spesso ribadito l’importanza di una memoria vigile, capace di trasformare il dolore in responsabilità collettiva e in invito a non dimenticare.

Il valore della Medaglia d’Oro

Per le azioni compiute in servizio, a Paola Del Din è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Questo massimo riconoscimento non fotografa solo l’eroismo individuale, ma riflette una coscienza civile maturata nelle prove più dure del Paese. È il sigillo di uno spirito che ha saputo anteporre il bene comune alla sicurezza personale, consegnando alle generazioni successive un patrimonio di valori da custodire.

Dall’impegno bellico all’insegnamento

Con la fine della guerra, Paola ha scelto l’insegnamento e l’educazione come nuovi terreni di impegno. Incontri con gli studenti, conferenze nelle scuole, dialogo con docenti e comunità locali hanno reso la sua voce una testimonianza autorevole. Non un racconto celebrativo, ma una narrazione lucida, capace di collegare la storia alle scelte di ogni giorno, invitando i giovani a riconoscere i segnali di intolleranza e a praticare la democrazia come responsabilità quotidiana.

La festa dei 102 anni a Sappada

Il compleanno a Sappada è stato più di un momento privato: una cerimonia sobria e partecipata che ha riunito famiglia, amici e rappresentanti delle istituzioni. Il saluto dell’assessore Pierpaolo Roberti ha rimarcato la gratitudine della comunità regionale per una figura che continua a ispirare coerenza e impegno. L’atmosfera, scandita da parole semplici e sincere, ha rinnovato l’idea che la memoria sia un bene condiviso, da coltivare con gesti concreti nella vita pubblica e nella scuola.

Cosa insegnano le staffette di ieri all’Italia di oggi

Le staffette furono reti di solidarietà e intelligenza operativa: logistica, comunicazione, supporto alle formazioni, collegamento tra valli e città. Oggi quello spirito richiama a costruire alleanze sociali, a difendere la dignità delle persone e a considerare la libertà come pratica, non come concetto astratto. Il lascito di Del Din indica una via fatta di rigore, ascolto e partecipazione.

Un’eredità per le nuove generazioni

Arrivare a 102 anni significa attraversare mutamenti epocali senza perdere l’orientamento morale. La lezione di Paola parla di coraggio ma anche di cura: cura delle parole, della verità storica, della convivenza. Nelle sue pagine, le scelte adulte e le fragilità dei giovani trovano un dialogo fecondo. È questo che rende la sua storia una bussola: un invito a unire memoria e futuro, identità e apertura, tradizione e diritti.

Un simbolo che oltrepassa i confini

La vicenda di Del Din è profondamente radicata nel Friuli Venezia Giulia, terra di confine e incontri. Ma il suo significato supera i limiti geografici: parla a un’Europa che ha imparato sulla propria pelle quanto siano fragili la pace e la democrazia. Celebrare Paola Del Din non è soltanto guardare indietro: è scegliere, oggi, di stare dalla parte della Costituzione, della pluralità, della giustizia.

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