Nuove tariffe a Muggia: mensa gratis per le fasce ISEE più basse e più servizi per le famiglie
Muggia rivede le tariffe dei servizi educativi: mensa gratuita fino a 7.500 € ISEE, sconti su pre e post scuola e centri estivi potenziati.
MUGGIA – Il Comune interviene in modo strutturale sui servizi educativi rivolti alle famiglie, rimodulando costi, orari e modalità di accesso per rendere più eque e sostenibili le spese a carico dei nuclei con figli in età scolare. Attraverso l’Ufficio Educativo e Politiche Giovanili, e dopo un’attenta analisi della situazione complessiva, l’Amministrazione ha definito un pacchetto di nuove tariffe e agevolazioni che punta in particolare a sostenere le fasce a reddito più basso e le famiglie con più figli, ampliando allo stesso tempo l’offerta dei servizi.
Come spiega l’assessore comunale alle Politiche sociali giovanili ed educative e alle Pari Opportunità, Gianna Birnberg, le valutazioni sono state effettuate tenendo conto di diversi elementi: condizioni economiche dell’utenza (misurate attraverso le fasce ISEE), modifiche dell’organizzazione scolastica e numero di domande per l’accesso ai singoli servizi. Da questo lavoro nasce una revisione che porta riduzioni tariffarie nel complesso e un rafforzamento dei servizi messi a disposizione delle famiglie di Muggia.
Mensa scolastica: esenzione totale per ISEE fino a 7.500 euro
La novità forse più rilevante riguarda la mensa scolastica. Il Comune introduce infatti una fascia di esonero totale dal pagamento per le famiglie con ISEE fino a 7.500 euro.
«In questo modo – sottolinea Birnberg – si garantisce l’accesso al servizio anche alle fasce più fragili, proprio perché la mensa, con la nuova regolamentazione scolastica introdotta, è diventata di fatto un servizio esteso in tutte le sezioni, comprese quelle a tempo ordinario come la De Amicis».
La mensa non è più un servizio accessorio, ma un tassello centrale dell’organizzazione quotidiana delle scuole: intervenire sulle tariffe significa quindi incidere in modo concreto sulla possibilità per tutte le famiglie di usufruirne, riducendo il rischio che le difficoltà economiche si traducano in esclusione.
Preaccoglimento scolastico: tariffe abbassate e più eque
Un altro capitolo importante è quello del preaccoglimento scolastico, cioè il servizio che accoglie i bambini dalle 7.30 fino all’inizio delle lezioni.
Attualmente, le tariffe di questa fascia oraria risultavano più alte rispetto a quelle del pomeriggio: per questo motivo l’Amministrazione ha deciso di intervenire al ribasso, per rendere più equilibrato il rapporto tra costo e durata del servizio.
«La scelta – spiega ancora Birnberg – è stata di regolare al ribasso queste tariffe per avvicinarle a quelle del postaccoglimento. In particolare, per le fasce ISEE più basse, le tariffe vengono più che dimezzate, con un impatto significativo sul bilancio delle famiglie».
In pratica, il preaccoglimento viene portato su un livello comparabile al postaccoglimento, con la differenza che il costo residuo tiene conto della maggiore erogazione del servizio nelle ore del mattino. Si tratta di una scelta che punta a favorire l’accesso soprattutto per le fasce più deboli e per chi ha più figli iscritti, riconoscendo il ruolo essenziale di questo servizio per chi ha orari di lavoro anticipati.
Tutte le nuove tariffe, suddivise per fasce ISEE, verranno pubblicate nel dettaglio sul sito del Comune di Muggia, dove saranno a disposizione di tutte le famiglie interessate, così da garantire chiarezza, trasparenza e possibilità di confronto.
Un aiuto concreto a famiglie numerose e fasce più fragili
Nella ridefinizione delle tariffe, il Comune ha prestato particolare attenzione alla progressività dei costi e alla maggiore tutela per i nuclei in situazione di fragilità economica.
La logica è chiara: più il reddito familiare è basso, più il Comune interviene con agevolazioni forti, fino ad arrivare all’esonero totale per alcune soglie reddituali, con particolare riferimento alla mensa e ai servizi ricreativi estivi.
Questo approccio permette non solo di ridurre le disuguaglianze di accesso ai servizi scolastici, ma anche di sostenere le famiglie numerose, che spesso si trovano a dover far fronte a costi moltiplicati per il numero di figli. Il nuovo impianto delle tariffe è pensato proprio per tenere conto delle diverse situazioni, evitando che la spesa complessiva diventi insostenibile.
Servizio ricreativo estivo: orari ampliati e esonero sperimentale
Un capitolo specifico riguarda il servizio ricreativo estivo, molto importante per l’organizzazione delle famiglie nei mesi di chiusura delle scuole.
Qui la scelta dell’Amministrazione è duplice: da un lato, ampliare l’orario del servizio per venire incontro alle esigenze lavorative dei genitori; dall’altro, introdurre misure di esenzione per le fasce a reddito più basso.
«Si è deciso di ampliare l’orario del servizio ricreativo estivo – anticipa Birnberg – offrendo all’utenza la possibilità di scegliere tra due opzioni di fruizione, in modo da adattare la presenza dei bambini alle diverse esigenze familiari».
Inoltre, viene prevista – in via sperimentale – una fascia di esonero dal pagamento per le famiglie con ISEE fino a 7.500 euro, analogamente a quanto stabilito per la mensa scolastica.
L’obiettivo è incentivare l’accesso delle fasce più deboli della popolazione a un servizio dalla forte connotazione aggregativa e inclusiva, dove i bambini possono socializzare, giocare e crescere insieme in un contesto strutturato e sicuro. In questo modo il Comune riconosce il valore del tempo estivo non solo come momento di custodia, ma come spazio educativo a tutti gli effetti.
Una strategia condivisa tra Politiche educative e Bilancio
Il quadro delle novità è il risultato di un lavoro congiunto tra differenti settori dell’Amministrazione. Come spiega l’assessore comunale al Bilancio Andrea Mariucci, si è voluto incrementare gli strumenti di politiche educative e agevolarne l’accesso con scelte che non siano interventi estemporanei, ma misure destinate a entrare stabilmente a regime.
«Dopo un’analisi della domanda e a seguito delle variazioni normative intervenute – afferma Mariucci – riteniamo opportuno rafforzare gli strumenti di sostegno e rendere l’accesso ai servizi più semplice per le famiglie. Le riduzioni delle tariffe sono in alcuni casi oltre il 50%, a cui si aggiungono le soglie di esenzione e l’incremento di posti e di orari. Senza dimenticare l’aumento dei posti nei centri estivi già realizzato l’anno scorso, che da quest’anno entra a pieno regime».
L’assessore sottolinea anche l’importanza della collaborazione tra Ufficio Educativo e Ufficio Finanziario, definendola «fondamentale per un progetto che abbiamo voluto perseguire non solo come adeguamento e incremento dei servizi disponibili sul territorio, ma anche pensando alla loro continuazione nel tempo e alla loro sostenibilità economica».
Ridurre le disuguaglianze e incentivare l’uso dei servizi
Le nuove misure perseguono obiettivi chiari:
ridurre le disuguaglianze economiche di accesso ai servizi;
incentivare l’utilizzo dei servizi scolastici e ricreativi presenti sul territorio;
sostenere le famiglie con più figli;
rendere più equilibrato il rapporto tra costi e durata dei servizi;
adeguare l’offerta alle variazioni della domanda e alle mutate situazioni economiche dell’utenza.
Come ricorda Mariucci, si tratta di un lavoro che richiede un impegno importante e che deve essere portato avanti in modo graduale, proprio per rispettare gli equilibri economici del servizio.
Muggia sceglie dunque di investire su scuola, infanzia e famiglie, intervenendo sulle tariffe in maniera mirata e strutturale, con l’idea che l’accesso ai servizi educativi e ricreativi non debba essere un lusso, ma un diritto sostenibile per tutta la comunità.