“Voi siete qui”: storia e arte Goriziana in mostra a Palazzo Attems Petzenstein fino a ottobre
A Gorizia, fino al 31 ottobre 2025 la mostra “Voi siete qui” racconta la storia e la cultura multiculturale del territorio attraverso le collezioni dei Musei Provinciali.


GORIZIA – Rimarrà aperta fino al 31 ottobre 2025 la mostra “Voi siete qui. Gorizia e il Goriziano nelle collezioni dei Musei Provinciali”, ospitata a Palazzo Attems Petzenstein e promossa da Erpac Fvg. L’esposizione, inserita nel programma di GO! 2025 – Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura, offre un percorso ricco di storia, arte e cultura del territorio goriziano dal Settecento alla Prima Guerra Mondiale, attraverso una selezione di oggetti, opere, fotografie, documenti e libri provenienti dalle collezioni dei Musei Provinciali di Gorizia.

Un viaggio nella storia e nell’identità multiculturale del Goriziano
La mostra nasce con l’obiettivo di raccontare l’identità complessa e multiculturale del Goriziano attraverso i patrimoni custoditi in musei, archivi e biblioteche. Tra i tesori esposti figurano i documenti dell’Archivio Storico Provinciale, che testimoniano la storia istituzionale e politica del territorio, e la biblioteca provinciale con il suo patrimonio librario plurilingue, che annovera anche opere appartenute a personaggi illustri come Giacomo Casanova e Rodolfo Coronini.
Arte, paesaggio e tradizioni
La Pinacoteca e la Fototeca custodiscono importanti testimonianze artistiche e fotografiche, incluse le celebri opere del pittore goriziano Giuseppe Tominz. Tra i pezzi più significativi, il dipinto commissionato a fine Ottocento da Hugo Charlemont raffigurante la ricca varietà di frutti tipici del Goriziano, simbolo della tradizione agricola locale e apprezzati in tutta Europa.

Multilinguismo e cultura viva
Il carattere di confine del Goriziano si riflette nella varietà linguistica delle spiegazioni della mostra, disponibili in italiano, sloveno, friulano e tedesco, offrendo così una lettura plurale e inclusiva del territorio. La mostra mette inoltre in luce l’importanza delle scuole storiche come quelle dei Gesuiti e delle Orsoline, oltre alle opere di artisti di rilievo quali Vittorio Bolaffio, Josef Maria Auchentaller, Tullio Crali, Veno Pilon e Luigi Spazzapan.
Collezioni in dialogo e scoperte recenti
L’esposizione collega idealmente le storie culturali di Gorizia con altre mostre in corso a Palazzo Attems, come “Zoran Music. La stanza di Zurigo”. Tra le novità si segnala l’esposizione di un manoscritto autografo delle Georgiche di Virgilio tradotte in friulano da Gian Giuseppe Bosizio, ritrovato dopo anni e presentato insieme alla sua traduzione dell’Eneide, dedicata all’imperatore Carlo VI.
