Spaccapietre a Duino Aurisina: un viaggio nelle storie delle donne del Carso
A Duino Aurisina la mostra multimediale Spaccapietre racconta le storie delle donne legate alla pietra del Carso, tra arte e memoria.
DUINO AURISINA – Ogni pietra racconta una storia e nasconde un destino: con questo spirito sabato 14 giugno, alle ore 18.00, si inaugura alla Portopiccolo Art Gallery in Baia di Sistiana la mostra multimediale Spaccapietre, dedicata alle donne che hanno legato il loro lavoro e la loro vita alla pietra del Carso. Questa installazione, di grande impatto visivo e narrativo, fa parte del progetto “CAVE 2 – La vita sociale delle pietre”, promosso dal Comune di Duino Aurisina – Devin Nabrežina, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e la collaborazione dell’Associazione Casa C.A.V.E.
Una nuova luce sulle donne e la pietra del carso
“La mostra Spaccapietre è un omaggio alle donne,” sottolinea Marjanka Ban, Assessora alla cultura del Comune, “perché il lavoro nelle cave è sempre stato considerato un ambito prevalentemente maschile, ma in realtà la presenza femminile ha da sempre rappresentato una risorsa fondamentale. Questa esposizione ci invita a riflettere su un passato che parla di resilienza e creatività femminile e, allo stesso tempo, celebra le artiste contemporanee che scolpiscono la pietra e plasmano il futuro del territorio. Il Museo diffuso delle Cave e della pietra di Aurisina continua così a crescere, onorando le storie di queste donne”.
Un intreccio di storie, memorie e territori
L’artista multimediale slovena Barbara Kapelj spiega che la mostra si ispira a una poesia della poetessa Stana Milič, scritta nel dialetto di Repen, e ricostruisce il percorso delle donne che hanno convissuto con la durezza della pietra e la furia della bora. “Spaccapietre vuole costruire una mappa femminile del Carso, un ponte tra le due sponde del confine, per valorizzare storie di donne che hanno contribuito a plasmare spazi di cultura, lavoro e relazioni. Attraverso racconti, immagini, luci, ombre e ricordi, abbiamo tessuto una nuova narrazione che riflette il legame tra passato e presente. Dietro ogni pietra c’è il volto di una donna: Maria, Olga, Jasna, Fabiola, Maddalena, Melania, Sara… ognuna con un destino scolpito nella roccia.”
Arte, fotografia e musica per un’esperienza immersiva
Il progetto è realizzato con la collaborazione del fotografo e filmmaker Gabriele Fuso e si avvale delle sonorità suggestive della compositrice Larisa Vrhunc, che accompagnano i visitatori in un’esperienza sensoriale unica.
La mostra è visitabile fino a domenica 17 agosto 2025, presso la Portopiccolo Art Gallery a Sistiana, con i seguenti orari: sabato dalle 16.00 alle 19.30, domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30. È possibile visitare l’esposizione anche su prenotazione telefonando al numero 338 6045489.