TRIESTE. È stato annunciato oggi il decesso di Franco Rotelli, un noto psichiatra italiano che ha giocato un ruolo fondamentale nella Riforma Psichiatrica del paese, collaborando strettamente con Franco Basaglia.
Rotelli aveva 80 anni. Dal 1979 al 1995, è stato il direttore dell’Ospedale Psichiatrico di Trieste, dove ha contribuito in modo significativo alla sua trasformazione rivoluzionaria.
In seguito, ha ricoperto il ruolo di Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Trieste e, per un breve periodo, è stato direttore dell’Azienda sanitaria di Caserta.
Rotelli ha anche servito come consigliere regionale in Fvg con il Partito Democratico. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il mondo della psichiatria e della sanità in Italia
IL RICORDO
Franco Rotelli è un psichiatra e psicoterapeuta italiano che ha lavorato a lungo nell’ambito della salute mentale. È famoso soprattutto per essere stato uno dei protagonisti della riforma psichiatrica italiana, meglio nota come Riforma Basaglia, che ha portato ad una profonda trasformazione delle pratiche psichiatriche in Italia.
La riforma Basaglia, che prende il nome dallo psichiatra italiano Franco Basaglia, è stata un movimento di riforma delle pratiche psichiatriche che ha avuto luogo in Italia a partire dagli anni ’60. La riforma aveva come obiettivo principale la chiusura degli ospedali psichiatrici e la creazione di comunità terapeutiche per i pazienti con disturbi mentali. In questo modo, si cercava di porre fine alla pratica della segregazione dei pazienti in strutture che, spesso, erano poco più di prigioni.
Franco Rotelli ha svolto un ruolo fondamentale nella riforma Basaglia, lavorando presso il manicomio di Trieste, uno dei più grandi d’Europa, che è stato il primo ad essere chiuso nel 1978. Durante i suoi anni a Trieste, Rotelli ha sviluppato una serie di tecniche innovative per il trattamento dei disturbi mentali, tra cui la psicoterapia istituzionale e la terapia di gruppo.
La psicoterapia istituzionale è una tecnica che mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti all’interno di un’istituzione, adattando l’ambiente istituzionale per favorire il recupero del paziente e la sua riabilitazione. Questa tecnica si basa sulla consapevolezza che l’ambiente istituzionale può influire notevolmente sul benessere psicologico dei pazienti e sul loro recupero.
La terapia di gruppo, invece, mira a fornire ai pazienti un supporto sociale attraverso la condivisione delle proprie esperienze e dei propri problemi con gli altri pazienti. Questa tecnica si basa sulla consapevolezza che il supporto sociale può essere un fattore importante per il recupero dei pazienti con disturbi mentali.
La riforma Basaglia, promossa da Basaglia e portata avanti da Rotelli e altri psichiatri, ha portato alla chiusura dei manicomi e all’apertura di comunità terapeutiche in tutta Italia. Questo ha portato ad una trasformazione radicale delle pratiche psichiatriche italiane e ad una maggiore attenzione verso il benessere psicologico dei pazienti.
Oggi, l’eredità della riforma Basaglia è ancora presente nell’approccio alla salute mentale in Italia e in molti altri paesi. La chiusura degli ospedali psichiatrici e la promozione delle comunità terapeutiche sono diventati standard internazionali per il trattamento dei disturbi mentali