Monfalcone, incendio ai piedi della Rocca: aria irrespirabile e paura per le abitazioni
Monfalcone, incendio ai piedi della Rocca: case e linea ferroviaria a rischio. Aria irrespirabile in centro, elicotteri in azione.
MONFALCONE (GO) – A soli due giorni dal rogo che a Duino Aurisina, nei pressi di San Giovanni di Duino, ha devastato circa un ettaro di bosco e sterpaglie, il Carso è di nuovo in fiamme. Questa volta il fuoco è divampato a Monfalcone, a poche decine di metri dalle case, ai piedi della storica Rocca.
L’allarme è scattato intorno alle 10.45 di questa mattina, con una colonna di fumo visibile a chilometri di distanza. Le cause sono ancora ignote, ma le prime segnalazioni parlano di un incendio di grosse dimensioni che ha richiesto un massiccio intervento di uomini e mezzi.
Imponente dispiegamento di forze
Alle 11 la Protezione Civile di Monfalcone è uscita con tre squadre per un’azione immediata di contenimento. Presenti sul posto anche:
- Vigili del Fuoco di Monfalcone
- Forestale di Monfalcone e Duino Aurisina
- Carabinieri
- Polizia Locale, che ha disposto la chiusura di salita della Rocca per sicurezza
Le fiamme si sono avvicinate pericolosamente ad alcune abitazioni situate tra salita della Rocca e salita Mocenigo, destando preoccupazione anche per la linea ferroviaria Trieste–Venezia, al momento ancora attiva ma con rallentamenti.
Aria irrespirabile in centro
Pochi minuti dopo lo scoppio dell’incendio, verso le 11.10, piazza della Repubblica e il centro cittadino sono stati avvolti da aria densa di fumo e fuliggine, rendendo l’atmosfera irrespirabile. La situazione ha provocato un fuggi-fuggi tra i banchi del mercato, con molte persone costrette ad abbandonare la zona.
La zona più critica è risultata essere nei pressi del parcheggio di salita alla Rocca, dove le squadre di intervento hanno concentrato gli sforzi per impedire che il fuoco raggiungesse il cuore della città.
Intervento aereo della Protezione Civile
Alle 11.25 è entrato in azione un elicottero della Protezione Civile, seguito pochi minuti dopo da un secondo velivolo. Il loro compito è stato quello di lanciare ripetuti getti d’acqua sui fronti più caldi e di difficile accesso via terra.
Al momento, grazie alla rapidità di intervento, il fronte delle fiamme è stato mantenuto lontano dai binari ferroviari, evitando interruzioni alla circolazione, anche se restano criticità legate al vento e alla vegetazione secca che potrebbe alimentare nuovi focolai.