Commissariato di Monfalcone, allarme SAP: “stop all'immigrazione illegale di questo tipo”
Il SAP FVG denuncia la carenza di organico e l’emergenza immigrazione che mette in difficoltà il Commissariato di Monfalcone.
MONFALCONE (GO) – “Non possiamo più permetterci un’immigrazione illegale di questo tipo.”
Con parole nette e dirette, Lorenzo Tamaro, Segretario Regionale del Sindacato Autonomo di Polizia (SAP) del Friuli Venezia Giulia, lancia un nuovo allarme sulla situazione di emergenza che grava sul Commissariato di Monfalcone e, più in generale, sull’intero sistema della sicurezza pubblica regionale.
Carenza di personale e uffici sotto pressione
Secondo il SAP, gli uffici di Polizia stanno affrontando un periodo di crescente difficoltà, con carenze di organico significative e una mole di lavoro in continuo aumento. Una condizione che, sottolinea Tamaro, non è frutto del caso, ma la conseguenza diretta di anni di scelte politiche che hanno indebolito l’apparato della sicurezza nazionale.
“Tutto come previsto e ampiamente preannunciato da almeno quindici anni – denuncia Tamaro –. Il SAP aveva già segnalato il rischio di un collasso operativo dovuto alla spending review e al blocco del turn over, misure adottate da diversi governi che oggi presentano il conto.”
Monfalcone, un commissariato sotto pressione
La situazione nel Commissariato di Monfalcone è particolarmente complessa.
Come evidenzia il SAP, la città è oggi “investita” da problematiche che di norma coinvolgono i capoluoghi di provincia, a causa dell’arrivo di immigrati provenienti da varie province – e non solo dal capoluogo regionale – attirati da voci su tempistiche più rapide per le pratiche di regolarizzazione.
Ma il Commissariato di Monfalcone non è strutturato per sostenere un carico di lavoro di questo tipo.
“Le competenze sul territorio sono già molte e gravose, e il personale in servizio è insufficiente per assorbire anche le funzioni di un Ufficio Immigrazione di Questura”, sottolinea Tamaro, evidenziando come la pressione costante rischi di compromettere la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza.
Trieste tra i più virtuosi ma senza rinforzi
Nella sua analisi, Tamaro cita anche l’esempio dell’Ufficio Immigrazione di Trieste, definito “tra i più virtuosi d’Italia”.
“Nonostante un organico ridotto, – spiega – l’ufficio triestino riesce a garantire risultati eccellenti, grazie all’impegno e ai sacrifici del personale che lavora spesso con doppi turni pur di mantenere la qualità del servizio.”
Un modello di efficienza che, tuttavia, non può compensare le gravi carenze strutturali del sistema e il crescente sovraccarico di lavoro nei commissariati periferici come quello di Monfalcone.
L’impatto dell’immigrazione e della “rotta balcanica”
Il segretario del SAP FVG ricorda che, fino alla sospensione del trattato di Schengen, gli arrivi attraverso la rotta balcanica erano in costante aumento anno dopo anno.
“Dopo la sospensione, i flussi si sono ridotti, ma il problema della tratta di esseri umani continua a colpire con forza il nostro territorio”, osserva Tamaro.
Una situazione che mette a dura prova le forze dell’ordine, costrette a fronteggiare un fenomeno complesso con risorse sempre più limitate.
“Serve un cambio di rotta: la sicurezza non può più aspettare”
“I numeri parlano chiaro – conclude Tamaro –. Da anni denunciamo che le forze di Polizia lavorano in condizioni di emergenza permanente, tra carenze di organico, mezzi insufficienti e richieste sempre più gravose da parte della collettività.
Non possiamo più permetterci un’immigrazione illegale di questo tipo né un sistema che scarica tutto il peso operativo sugli agenti in prima linea.”
Il SAP FVG torna così a chiedere interventi urgenti da parte del Governo per rafforzare gli organici e restituire dignità e funzionalità a un comparto fondamentale per la sicurezza del territorio, partendo proprio da realtà di confine come Monfalcone, dove ogni giorno gli agenti affrontano con impegno e professionalità una situazione ormai al limite della sostenibilità.