Medea e dintorni, oltre 1.000 ettari di colture devastati dal maltempo: raccolti azzerati
Maltempo a Medea, grandine e vento devastano oltre 1.000 ettari di colture: raccolti azzerati e richieste di sostegno da Confagricoltura Fvg.

MEDEA (GO) – La violenta ondata di maltempo che martedì sera ha investito il territorio di Medea e diversi comuni limitrofi ha lasciato dietro di sé un bilancio pesantissimo per l’agricoltura friulana. Una grandine fitta accompagnata da raffiche di vento ha compromesso raccolti e strutture, colpendo aziende agricole e intere filiere produttive.
Danni diffusi alle colture
Le prime stime parlano di oltre 1.000 ettari di terreni agricoli danneggiati, di cui circa 500 ettari completamente compromessi. Le colture più colpite sono i vigneti, proprio nel momento cruciale della vendemmia: le viti sono state defogliate e i grappoli distrutti, con perdite irreversibili. A essere danneggiati in modo significativo anche i campi di soia, kiwi e sorgo, compromettendo l’intera stagione produttiva.

Raccolti azzerati e filiere in crisi
Gli agricoltori hanno tentato, laddove possibile, di raccogliere le uve colpite immediatamente dopo la tempesta per recuperare almeno parte della produzione ed evitare fermentazioni indesiderate degli acini danneggiati. Tuttavia, per la maggior parte delle coltivazioni, la perdita è stata totale. La grandinata ha generato conseguenze non solo dirette sulle imprese agricole, ma anche sulle filiere collegate, con un impatto che si ripercuoterà inevitabilmente sul mercato locale e sulle attività di trasformazione.
Alberi abbattuti e danni al paesaggio
La furia del maltempo non ha risparmiato nemmeno il paesaggio. Numerosi alberi sono stati abbattuti, tra cui i cipressi secolari del cimitero di Medea, simbolo della memoria storica della comunità. Questo ulteriore danno, oltre a quello economico, pesa anche sul valore ambientale e culturale del territorio.
L’area colpita
Oltre a Medea, la tempesta ha interessato anche i territori di Chiopris Viscone, San Giovanni al Natisone, Mariano del Friuli e Gradisca d’Isonzo. In tutta questa fascia agricola le aziende si trovano a fare i conti con raccolti compromessi e spese di gestione difficilmente sostenibili in assenza di interventi esterni.

Le richieste di Confagricoltura Fvg
Di fronte a una situazione tanto critica, Confagricoltura Fvg ha evidenziato la necessità di un intervento regionale per aiutare le imprese agricole. In particolare, l’associazione ha chiesto un provvedimento che permetta di ridurre o sospendere i canoni irrigui, considerato che molte aziende, pur avendo perso la produzione, devono comunque affrontare i costi di gestione. La misura, se approvata, permetterebbe almeno di alleggerire un bilancio già gravato da spese a fronte di introiti pari a zero.
Una stagione compromessa
Il maltempo di questi giorni rappresenta un colpo durissimo per il comparto agricolo locale, già messo a dura prova negli ultimi anni da eventi estremi e dall’aumento dei costi di produzione. Le aziende si trovano ora a fronteggiare non solo la perdita economica immediata, ma anche le difficoltà di ripartenza per la prossima stagione, con il rischio di compromettere la continuità di molte attività familiari.