Alla Camera dei Deputati la conferenza nazionale sul Made in Italy interamente italiano
Alla Camera dei Deputati la conferenza di ITPI e Federitaly per rafforzare tutela e valore competitivo del Made in Italy autentico.
ROMA – Nella suggestiva Sala Matteotti della Camera dei Deputati si è svolta la conferenza nazionale promossa da ITPI – Istituto Tutela Produttori Italiani e Federitaly, dal titolo “Made in Italy interamente italiano: quale politica industriale”.
Un appuntamento di grande rilievo dedicato al valore competitivo del prodotto italiano e alla necessità di garantire una tutela più incisiva per le produzioni interamente realizzate in Italia, attraverso strumenti di certificazione, tracciabilità e valorizzazione dell’autenticità produttiva.
Una conferenza per difendere l’identità produttiva italiana
L’iniziativa ha riunito rappresentanti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e delle principali filiere produttive, con l’obiettivo di delineare una nuova agenda di politica industriale centrata su quattro pilastri strategici: identità, certificazione, posizionamento internazionale e formazione del capitale umano.
Al centro del dibattito, la convinzione condivisa che il “100% Made in Italy” non sia soltanto un marchio, ma una garanzia di qualità, cultura e sostenibilità, capace di distinguere il sistema produttivo italiano nel mondo.
L’intervento di Carlo Verdone: il Made in Italy come patrimonio nazionale
Tra i protagonisti dell’incontro, Carlo Verdone, presidente e fondatore di Federitaly, ha sottolineato l’importanza di un approccio concreto e sistemico alla tutela del prodotto autentico:
«Il 100% Made in Italy non è una semplice etichetta doganale, ma l’espressione autentica di una cultura produttiva e di un’identità economica unica al mondo. Difendere questo patrimonio significa sostenere la nostra economia, la nostra creatività e la qualità che tutto il mondo ci riconosce. Il futuro del Made in Italy passa attraverso trasparenza, tracciabilità e produzione etica».
Le parole di Verdone hanno ribadito la necessità di una politica industriale coordinata che valorizzi le micro e piccole imprese, da sempre cuore pulsante del sistema produttivo nazionale, e che promuova un modello di sviluppo basato su innovazione e responsabilità sociale.
Proposte normative e strumenti operativi
Un contributo di rilievo è giunto dal professor Fabio Pistella, presidente del Comitato Scientifico del Centro Studi e Ricerche Federitaly ETS, che ha illustrato un insieme di proposte normative e strumenti operativi mirati a:
rafforzare la tutela del prodotto realizzato interamente in Italia,
consolidare la competitività del marchio Made in Italy sui mercati globali,
promuovere la trasparenza delle filiere produttive,
e incentivare la formazione tecnica e imprenditoriale delle nuove generazioni.
L’intervento ha evidenziato la necessità di un ecosistema legislativo e culturale in grado di sostenere l’eccellenza manifatturiera e artigianale, contrastando il fenomeno dell’italian sounding e favorendo l’adozione di sistemi di certificazione certificati e verificabili.
Un fronte comune per il futuro del Made in Italy
La conferenza ha rappresentato un momento di confronto costruttivo tra istituzioni, imprese e organismi di rappresentanza, tutti accomunati dalla stessa missione: proteggere e promuovere l’autenticità del saper fare italiano.
Un obiettivo che passa dalla collaborazione tra pubblico e privato, dalla creazione di reti di impresa e dalla diffusione di una cultura della qualità che faccia del Made in Italy un marchio non solo economico, ma anche etico e identitario.
«Federitaly e ITPI – ha concluso Verdone – rappresentano oggi due realtà capaci di offrire una risposta concreta e innovativa alle esigenze di tutela del Made in Italy, costruendo un modello virtuoso di collaborazione riconosciuto come punto di riferimento da imprese e istituzioni».
L’incontro ha così tracciato un percorso chiaro: quello di un Made in Italy interamente italiano, che difende la propria origine, autenticità e valore umano, riaffermando il ruolo dell’Italia come laboratorio mondiale di eccellenza produttiva e culturale.