Università di Udine, didattica innovativa con Ludus: il gioco da tavolo che rivoluziona la formazione

All’Università di Udine la didattica si rinnova con Ludus: giochi da tavolo per apprendere e collaborare. Progetto pilota molto apprezzato dagli studenti.

31 luglio 2025 12:22
Università di Udine, didattica innovativa con Ludus: il gioco da tavolo che rivoluziona la formazione -
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UDINE - Esperienza innovativa nelle aule dell’Università di Udine, dove il Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali ha sperimentato il progetto Ludus. Si tratta di un percorso che ha introdotto giochi analogici come strumenti didattici per rafforzare la comprensione di concetti tecnici, stimolare la motivazione degli studenti e favorire la collaborazione durante l’apprendimento.

Quattro giochi progettati per la formazione tecnica

Sedici studenti dei corsi di Scienze e tecnologie alimentari e Viticoltura ed enologia hanno testato quattro giochi di società, costruiti con oltre 900 componenti inediti tra carte, plance e regolamenti. Le attività hanno riguardato temi complessi come la movimentazione dei prodotti liquidi e la progettazione di impianti industriali. I giochi hanno richiesto ragionamento, applicazione pratica e logica, offrendo un’alternativa coinvolgente alla classica lezione frontale.

Alta soddisfazione tra gli studenti e prospettive future

Il progetto, coordinato dal docente Marco Bietresato, ha riscosso un alto gradimento: più del 60% dei partecipanti non ha suggerito modifiche, mentre i pochi commenti hanno riguardato solo dettagli grafici. La sessione si è svolta come un vero e proprio campionato con premiazioni, trasformando l’aula in uno spazio dove competizione, cooperazione e creatività convivono, lontano dagli schermi digitali.

Un modello per l’innovazione didattica

Il successo di Ludus ha attirato interesse anche fuori dall’Ateneo, con centinaia di visualizzazioni e interazioni su LinkedIn da parte di ricercatori di altre università. Il progetto ha già stimolato riflessioni interdisciplinari e la co-progettazione di nuovi strumenti didattici, dimostrando come anche nelle materie più tecniche sia possibile coniugare rigore scientifico e creatività. Nei prossimi anni, si prevede un ampliamento dell’iniziativa e la creazione di nuovi giochi.

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