A Trieste le riprese di “Le rocce rosse”, il nuovo film del regista francese Bruno Dumont

A Trieste iniziano le riprese di “Le rocce rosse”, il nuovo film di Bruno Dumont, coprodotto da Italia, Francia e Portogallo.

17 ottobre 2025 23:00
A Trieste le riprese di “Le rocce rosse”, il nuovo film del regista francese Bruno Dumont -
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TRIESTE – Prendono il via sabato 18 ottobre le riprese del nuovo lungometraggio “Le rocce rosse” (Les Roches Rouges), scritto e diretto da Bruno Dumont, tra le voci più originali e riconosciute del cinema d’autore europeo.
Il film sarà girato anche in Friuli Venezia Giulia per sei giorni, con il contributo della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG, e vedrà coinvolte maestranze e professionisti locali, consolidando ancora una volta il ruolo della regione come set ideale per le produzioni cinematografiche internazionali.
La pellicola è una coproduzione tra Italia, Francia e Portogallo, realizzata da Nightswim (Italia), Tessalit Productions (Francia) e Rosa Filmes (Portogallo).

Una storia di infanzia e contrasti ambientata sulla Costa Azzurra

Ambientato lungo la Costa Azzurra, il film racconta la storia di Géo, un bambino di sette anni, capo di una banda di coetanei che trascorre l’estate tra sfide temerarie e giochi pericolosi sui dirupi a picco sul mare.
L’arrivo di un gruppo di “rivali” provenienti dalla capitale e l’incontro con la misteriosa Eve daranno inizio a un duello spietato, in cui innocenza e crudeltà si intrecciano, segnando profondamente l’estate dei protagonisti.
Attraverso questo racconto, Dumont esplora ancora una volta la natura umana e i suoi contrasti, concentrandosi sull’età dell’innocenza come territorio di conflitto, scoperta e contraddizione.

Bruno Dumont, una carriera tra poesia e rigore

Dopo il successo di “L’Empire”, premiato con l’Orso d’Argento alla Berlinale 2024, Bruno Dumont torna dietro la macchina da presa per un nuovo progetto che combina poesia visiva, riflessione filosofica e tensione narrativa.
Il regista francese ha costruito, in quasi trent’anni di carriera, un linguaggio cinematografico riconoscibile e rigoroso, capace di fondere realismo e astrazione.
Autore di film come “L’Umanità” e “Flandres”, entrambi vincitori del Grand Prix Speciale della Giuria a Cannes, e di titoli come “Camille Claudel 1915” con Juliette Binoche, “Ma Loute”, “Jeannette”, “Jeanne” e “France” con Léa Seydoux, Dumont ha sempre mantenuto uno sguardo personale e coerente, capace di attraversare generi e registri diversi.
Con “Le rocce rosse”, il regista sposta la sua attenzione sull’infanzia come spazio simbolico dove la grazia e la disgrazia convivono, svelando la tensione profonda che accompagna ogni esperienza umana.

Friuli Venezia Giulia set naturale per il cinema internazionale

Le riprese in Friuli Venezia Giulia coinvolgeranno una ventina di professionisti e tecnici locali, confermando l’attenzione di Nightswim per la valorizzazione delle risorse del territorio.
La produttrice Ines Vasiljevic sottolinea come la società abbia sempre lavorato per integrare competenze locali, una scelta che si rinnova anche in questa occasione: «Per il film di Bruno Dumont lavoreremo con una troupe ridotta, una decisione motivata sia da esigenze artistiche sia logistiche. È stato emozionante ritrovare due giovani professionisti friulani che oggi vivono a Parigi e che parteciperanno con entusiasmo alle riprese nella loro terra d’origine».

Una coproduzione europea che rafforza i legami culturali

“Le rocce rosse” nasce come coproduzione internazionale tra Francia, Italia e Portogallo, realizzata con il contributo del Ministero della Cultura e della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG.
Il progetto consolida la collaborazione tra Bruno Dumont e la rete produttiva europea, e al tempo stesso rafforza il legame tra il cinema d’autore e il territorio del Friuli Venezia Giulia, oggi sempre più riconosciuto come crocevia creativo e produttivo.

Con Trieste e la regione Friuli Venezia Giulia a fare da sfondo, “Le rocce rosse” si prepara a diventare una nuova tappa significativa nel percorso artistico di Dumont, confermando la vocazione del Nordest come laboratorio internazionale per il cinema d’autore.

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