Schianto al casello: la vittima è Lavinia Capobianco, un anno fa la morte in volo del compagno Carlo

Lavinia Capobianco, 41 anni di Udine, è morta in un incidente a Mestre. Il compagno Carlo Murano era deceduto mesi fa in un tragico volo col parapendio.

27 ottobre 2025 13:07
Schianto al casello: la vittima è Lavinia Capobianco, un anno fa la morte in volo del compagno Carlo -
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MESTRE / UDINE – Una nuova tragedia colpisce la stessa famiglia a pochi mesi di distanza. Lavinia Capobianco, 41 anni, nata a Motta di Livenza ma residente a Udine, ha perso la vita poco prima delle 5 del mattino di lunedì 27 ottobre in un incidente stradale avvenuto nei pressi della barriera autostradale di Mestre. Una fine drammatica che riapre ferite ancora aperte: il compagno, Carlo Alberto Murano, era morto lo scorso anno in un incidente con il parapendio sul Monte Baldo.

L’incidente alla barriera autostradale

Secondo le prime ricostruzioni, Lavinia Capobianco si trovava alla guida della propria auto quando, per cause ancora da accertare, ha perso il controllo del mezzo finendo violentemente contro le barriere.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco di Mestre, che hanno messo in sicurezza il veicolo e estratto la conducente dalle lamiere. Nonostante i tentativi di rianimazione, il medico del Suem 118 non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Presenti anche le Forze dell’Ordine e i tecnici dell’Ente autostradale, impegnati nei rilievi per ricostruire la dinamica del sinistro, le cui cause restano al momento in corso di accertamento.

Il precedente dramma: la morte del compagno Carlo Murano

Solo 1 anno fa, la stessa famiglia era stata travolta da un altro lutto.
Il compagno di Lavinia, Carlo Alberto Murano, 40 anni, ingegnere originario di Sacile ma residente a Villa Primavera, nel Comune di Campoformido, aveva perso la vita in un incidente di parapendio sul Monte Baldo. L’uomo, esperto sportivo e prossimo al conseguimento del brevetto, era precipitato durante un volo nel pomeriggio di sabato, ed era stato elitrasportato in gravi condizioni all’ospedale di Trento, dove purtroppo era deceduto poco dopo.

Lavinia e Carlo si erano conosciuti durante gli anni universitari a Udine, legandosi in una relazione profonda, fatta di passione, lavoro e progetti comuni. La loro storia, segnata da complicità e spirito di avventura, si è tragicamente interrotta con due incidenti a distanza di pochi mesi.
A Villa Primavera il dolore è immenso: una comunità che aveva già pianto Carlo si trova ora a dover affrontare una nuova, insopportabile perdita. Carlo lavorava da 15 anni alla Sms Concast Group Spa di Tarcento, azienda leader nella produzione di impianti siderurgici. Era laureato in ingegneria meccanica all’Università di Udine e amava profondamente la famiglia, lo sport e i viaggi.

Il cordoglio della comunità

La notizia della morte di Lavinia ha gettato nello sconforto anche la comunità di Campoformido, già segnata dal precedente lutto. Il sindaco Massimiliano Petri aveva espresso, in occasione della morte di Carlo, «il profondo dolore di tutta la comunità di Villa Primavera» e la vicinanza alla famiglia Murano, composta dai genitori Annunziata e Francesco, ex insegnanti della scuola Balliana-Nievo di Sacile.

Oggi, a un anno di distanza, quel dolore si rinnova in una tragedia doppia che ha lasciato tutti senza parole. Due vite unite dall’amore e da un destino crudele, spezzate troppo presto.

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