Udine, 5 dicembre 2022 – «Con Franco Frilli l’Università di Udine perde uno dei suoi più entusiasti, appassionati e impegnati protagonisti; durante i nove anni del suo rettorato, dal 1983 al 1992, l’Ateneo conobbe il suo massimo sviluppo e l’affermazione a livello regionale, nazionale ed europeo». Così il rettore dell’Ateneo friulano, Roberto Pinton, ricorda la figura e l’azione del professore emerito Franco Frilli, entomologo di fama nazionale. Ordinato sacerdote nel 1963 a Novara, monsignor Frilli fu poi incardinato nell’Arcidiocesi di Udine.
«Ricordo Franco Frilli come un vero appassionato – spiega il rettore Pinton –: degli insetti, le api in particolare, dell’insegnamento, dei giovani, dell’università, delle istituzioni. Oltre che un devoto servitore della Chiesa. Io ebbi la fortuna di conoscerlo da rettore, in carica al tempo del mio approdo come giovane ricercatore presso l’Ateneo nel novembre 1986. Quando lo incontrai, in un corridoio dell’edificio in piazzale Kolbe dove si trovava l’allora Facoltà di Agraria, stemperò subito il mio timore reverenziale con una forte stretta di mano e un incoraggiamento accompagnato da una poderosa pacca sulla spalla. Da allora sono state molte le volte che ho sentito quella energia, a sostegno e a sprone perché l’Università assumesse sempre più un ruolo decisivo al servizio della società.
«Acuto e profondo osservatore della realtà, caratteristica che probabilmente gli derivava dalla sua competenza scientifica – prosegue il rettore –, fu di esempio per molti sia sul piano puramente accademico che su quello del servizio istituzionale. Svolse l’incarico di rettore con esemplare lucidità, divenendo protagonista di una fase espansiva dell’Ateneo senza precedenti: un contributo importante che motivò molti giovani ricercatori che in quegli anni entrarono nelle fila dell’Università di Udine, costituendo, con i colleghi tecnici e amministrativi, l’ossatura di una vera propria comunità accademica. Ricordo ancora la posa della prima pietra del complesso dei Rizzi nel febbraio 1987, un progetto, come molti altri, che ancora oggi stiamo sviluppando nel solco tracciato da Franco Frilli».
Franco Frilli è stato in servizio all’Università di Udine dal 1979 al 2009. Nel 2016 il Senato accademico ha proposto all’unanimità di attribuirgli l’onorificenza di “professore emerito” poi conferita con decreto del Presidente della Repubblica. Nel 2017 ha tenuto la prolusione all’inaugurazione del 40° anno accademico alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Per quasi 50 anni Frilli ha svolto una intensa attività didattica, anche dopo il pensionamento in forma gratuita, e di ricerca, producendo oltre 150 pubblicazioni sulla biologia e l’etologia di insetti dannosi di interesse agrario, merceologico e forestale. Gli studi più recenti hanno riguardato la difesa antiparassitaria nelle industrie alimentari, gli insetti impollinatori di varie colture e l’apicoltura. Ha partecipato attivamente all’attività istituzionale dell’Ateneo friulano ricoprendo ruoli di responsabilità a quasi tutti i livelli.
Nato a Trieste il 26 maggio del 1936, Franco Frilli si laurea nel 1958 in Scienze agrarie all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Prende servizio come assistente all’Università di Udine nel 1979, dove diviene direttore dell’Istituto di difesa delle piante fino al 1989. Nel 1980 diventa professore straordinario e docente di discipline entomologiche e nel 1983 professore ordinario. Nel 1981 è delegato rettorale per il controllo degli atti amministrativi e contabili e dal 1981 al 1983 prorettore vicario. Nel 1983 l’elezione a rettore, confermata successivamente due volte, che lo porta a rimanere in carica per nove anni consecutivi fino al 1992, massimo periodo rettorale allora stabilito dallo Statuto d’ateneo. Il 3 maggio 1992 accompagnò Papa Giovanni Paolo II nella visita al polo scientifico che ricevette la benedizione del pontefice.
Dal 1996 al 2002 è stato direttore del Dipartimento di biologia applicata alla difesa delle piante, dal 2003 al 2006 direttore del Centro bibliotecario di scienze, dal 2004 al 2006 membro del Comitato esperti per la Scuola Superiore e dal 2005 al 2009 membro del Consiglio di amministrazione e di varie sue Commissioni. Dal 1993, e per diversi anni, monsignor Frilli aveva fatto parte della Consulta ecclesiale per l’università presso la Conferenza episcopale italiana. Fu anche presidente dell’Ente regionale per la promozione e lo sviluppo agricolo (1993-1997) e del Centro dei servizi agrometeorologici del Friuli Venezia Giulia (1994-1998).