A Grado c’è un ristorante che unisce Friuli e Campania in piatti unici
La Ciacolada a Grado unisce pesce di laguna e sapori campani: piatti unici tra tradizione friulana e creatività mediterranea.


Nel cuore di Grado, a pochi passi dal mare, c’è La Ciacolada, un locale che non è solo una pizzeria con cucina, ma un vero e proprio progetto di vita. Alla base ci sono Laura e Luigi, coppia nella vita e nel lavoro, che hanno deciso di trasferirsi dalla Costiera campana al Friuli Venezia Giulia per trasformare un’idea coraggiosa in una realtà autentica.
Da subito hanno creato un legame forte con la comunità gradese, omaggiando la laguna friulana con piatti che valorizzano il pescato fresco del giorno, interpretato con ingredienti e sapori tipici della loro terra d’origine. Una scelta che ricorda l’approccio innovativo di altre realtà enogastronomiche del Nordest che puntano a coniugare tradizione e creatività (scopri qui).
Il tesoro gastronomico della laguna
La laguna di Grado non è soltanto un luogo di grande fascino paesaggistico, ma custodisce anche un patrimonio ittico unico. Il pesce di laguna, pescato con tecniche sostenibili, è noto per freschezza, qualità e sapore deciso.
Alla Ciacolada, questo tesoro gastronomico diventa protagonista di piatti che uniscono la ricchezza friulana con i prodotti della Campania come i pomodorini del piennolo, il basilico fresco, l’olio extravergine e la stracciatella di bufala.
Un esempio emblematico è il “Boretto alla gadese”, piatto della tradizione gradese a base di cefalo dorato, cucinato in tranci con olio, aglio abbrustolito e aceto, poi ricoperto da acqua bollente o brodo di pesce e cotto lentamente. Come ricordano Laura e Luigi: “Qui a Grado si dice che se non attacca alle mani non è boretto”.
La reinterpretazione con lo chef Lastella
Non mancano le rivisitazioni moderne, realizzate in collaborazione con lo chef Pino Lastella. Tra queste spicca l’“otragano brusao”, variante del cefalo alla griglia abbinato a stracciatella di bufala, pomodorini semi-secchi e pinoli tostati.
Questo piatto rappresenta perfettamente la filosofia del locale: unire tradizione e innovazione, dare nuova vita ai piatti storici senza tradirne l’essenza, creando esperienze che esaltano la freschezza del mare e la creatività della cucina mediterranea.
Un approccio che rientra a pieno titolo nel movimento della cucina identitaria del Nordest, che valorizza i prodotti locali e li propone in chiave contemporanea (leggi anche).
Un’esperienza culinaria da vivere a Grado
Cenare o pranzare a La Ciacolada significa immergersi in un’atmosfera familiare e accogliente, dove ogni piatto racconta una storia di legami tra due terre. Le tradizioni friulane incontrano la passione campana, dando vita a un menù che cambia quotidianamente in base al pescato, sempre fresco e di qualità.
Che si tratti di un boretto tradizionale o di una creazione innovativa, ogni portata rappresenta un viaggio sensoriale tra laguna e Mediterraneo.
Per i visitatori, La Ciacolada non è solo un ristorante, ma un modo per conoscere meglio Grado e il suo territorio, proprio come avviene nelle numerose iniziative che promuovono turismo lento ed esperienze autentiche tra mare e cultura (vedi qui).