"Made in Italy", ma sono fabbricati in Romania: sequestrati 3500 capi d'abbigliamento a Gorizia

La Guardia di Finanza di Gorizia smaschera una rete criminale che produceva in Romania e vendeva in Italia capi con falso marchio “made in Italy”.

03 novembre 2025 13:12
"Made in Italy", ma sono fabbricati in Romania: sequestrati 3500 capi d'abbigliamento a Gorizia -
Condividi

GORIZIA – La Guardia di Finanza di Gorizia ha individuato e smantellato una rete criminale transnazionale dedita alla produzione e commercializzazione di abiti femminili falsamente etichettati come “made in Italy”, ma in realtà fabbricati in Romania. L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Gorizia, ha portato al sequestro di oltre 3.500 capi di abbigliamento e alla denuncia di cinque persone coinvolte nella frode.

La scoperta durante un controllo alla frontiera

L’indagine è scaturita da un posto di controllo effettuato dai finanzieri del Comando Provinciale di Gorizia lungo la fascia confinaria, area strategica dei traffici della cosiddetta “Rotta Balcanica”.
Durante le verifiche, un autocarro con targa rumena è stato fermato mentre trasportava 1.600 capi d’abbigliamento da donna con etichette “made in Italy”, risultati poi provenienti da una fabbrica rumena.

La filiera del falso

Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di ricostruire l’intera catena produttiva e commerciale. Gli abiti venivano confezionati in uno stabilimento rumeno con oltre 100 dipendenti, quindi inviati in Italia per essere spacciati come prodotti italiani da due aziende lombarde che ne curavano la distribuzione.
Le successive perquisizioni nelle sedi delle società coinvolte e presso i loro principali clienti – situati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto – hanno portato al sequestro di ulteriori 1.900 capi riportanti false indicazioni d’origine, con etichette come “100% made in Italy”.

Un sistema collaudato da milioni di capi

Attraverso l’analisi della documentazione contabile e informatica sequestrata, le Fiamme Gialle sono riuscite a ricostruire l’intera filiera commerciale della truffa.
Le indagini hanno rivelato l’esistenza di un sistema produttivo consolidato, in grado di immettere sul mercato oltre 3 milioni di capi di abbigliamento falsamente etichettati negli ultimi cinque anni, destinati ai circuiti commerciali italiani ed europei.

Denunciate cinque persone

Al termine dell’attività, cinque soggetti sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria di Gorizia per i reati connessi alla frode commerciale e alla contraffazione.
Le operazioni hanno di fatto smantellato l’intera rete di produzione e distribuzione, bloccando un traffico che danneggiava sia il mercato legale sia l’immagine del vero made in Italy.

Un impegno costante contro le frodi

La Guardia di Finanza ribadisce il proprio impegno quotidiano nella lotta al falso “made in Italy”, a tutela delle aziende italiane, dei consumatori e della leale concorrenza.
Si precisa che il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati devono ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.

Segui Prima Friuli