Friuli Venezia Giulia, legge unitaria per commercio e turismo con investimenti fino al 2027
Friuli Venezia Giulia propone una legge unitaria per commercio e turismo con 134 milioni di euro per rilanciare i settori dal 2026.


UDINE – Il Friuli Venezia Giulia presenta una legge unitaria per il commercio e il turismo, pensata per semplificare e rilanciare l’economia regionale. L’assessore alle Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, ha illustrato la prima bozza del disegno di legge che raccoglie in un unico testo le norme attualmente sparse in 14 leggi con 567 articoli, riducendoli a 144 articoli più chiari e coerenti.
Semplificazione normativa e masterplan per le superfici di vendita
Il primo obiettivo della legge è la semplificazione. Il testo unico supera la frammentazione normativa per offrire un quadro più chiaro e gestibile. Una delle novità principali è la creazione di un masterplan regionale per la mappatura e il coordinamento delle superfici di vendita, in particolare per gli insediamenti di medie e grandi dimensioni. Verranno superati i piani di settore tradizionali e introdotta una conferenza dei servizi regionale che valuterà autorizzazioni e ampliamenti, lavorando in concerto con i Comuni per individuare le aree di indebolimento commerciale e i centri storici, dove saranno attivati contributi dedicati agli esercizi di vicinato. I piani annuali dei distretti del commercio saranno integrati nel masterplan per ottimizzare il rilancio locale.
Potenziamento del sostegno al commercio di vicinato
Il sostegno al commercio di vicinato sarà rafforzato attraverso quattro canali principali: l’avvio di attività in locali sfitti nei centri storici, il mantenimento di attività in zone a indebolimento commerciale e settori merceologici di rilievo per la collettività, il supporto alle attività nei piccoli Comuni, e interventi per il restauro e la conservazione dei locali riconosciuti come attività storiche regionali.
Valorizzazione del turismo lento e delle strutture ricettive
Il disegno di legge pone un’attenzione particolare al turismo lento, settore di grande potenzialità per la regione, che conta sette cammini e cinque ciclovie di rilievo turistico. Sono previsti tre canali contributivi: due destinati a strutture e percorsi legati a cammini e ciclovie, e uno dedicato all’avvio e alla manutenzione di nuove strutture ricettive lungo questi itinerari, favorendo così un turismo sostenibile e di qualità.
Ruolo strategico dei consorzi turistici e qualità della ricettività
L’assessore Bini ha sottolineato l’importanza di dare un ruolo chiaro ai consorzi turistici, che diventeranno protagonisti della promozione territoriale attraverso l’introduzione di un piano strategico di marketing e un fondo contributivo specifico. Per quanto riguarda la qualità della ricettività, la legge mira a rinnovare la classificazione alberghiera, valorizzando i servizi offerti. La Regione ha già superato i 10 milioni di presenze turistiche e punta a mantenere elevati standard di accoglienza per soddisfare le aspettative dei visitatori.
La legge sarà discussa in Consiglio regionale in autunno e, una volta approvata, entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026. Per la sua attuazione sono già stanziati 134 milioni di euro per il biennio 2026-2027, suddivisi in 66 milioni per il 2026 e 68 milioni per il 2027, per supportare concretamente commercio e turismo nella regione.