Costringeva gli operai a firmare documenti e li faceva lavorare 12 ore al giorno: condannato 57enne

FONTANAFREDDA (PN) – I Carabinieri della Stazione di Fontanafredda hanno eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di un 57enne originario di Salerno, domiciliato in provincia di Pordenone, condannato in via definitiva per estorsione ai danni di lavoratori stranieri impiegati in alcune cooperative bergamasche.

L’arresto e la condanna definitiva

Nella giornata del 25 novembre 2025 i militari hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Bergamo. L’uomo dovrà scontare 5 anni e 9 mesi di reclusione per fatti risalenti al novembre 2017. La condanna, già pronunciata dalla Corte d’Appello di Brescia, è diventata definitiva il 7 ottobre 2025 in seguito alla dichiarazione di inammissibilità del ricorso in Cassazione.

Le indagini: pressioni, ricatti e firme forzate

L’attività investigativa aveva rivelato un vero e proprio sistema illegale di pressioni nei confronti di lavoratori stranieri, per lo più di origine pakistana. Il meccanismo prevedeva l’obbligo di firmare verbali di conciliazione senza possibilità di leggerne il contenuto, sotto la minaccia di licenziamento o mancata riassunzione l’anno successivo.

Altri operai, invece, venivano convinti a firmare in cambio di una somma minima – circa 300 euro – rinunciando però a rivendicare:

• pagamento degli straordinari effettuati,

• inquadramento professionale corretto,

• crediti retributivi,

• TFR maturato.

Lavoratori sfruttati e impiegati oltre i limiti

In quasi tutti i casi i lavoratori erano costretti a svolgere mansioni superiori rispetto al contratto, arrivando a turni fino a 12 ore al giorno senza pause o riposi settimanali, con una retribuzione non proporzionata alle prestazioni rese.

Trasferimento in carcere

Al termine delle formalità di rito, il 57enne è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Pordenone, dove dovrà iniziare a scontare la pena.