Magia e musica al Festival Wunderkammer di Trieste: protagonista il tema delle Janas

A Trieste il Festival Wunderkammer 2025 celebra le Janas con musica barocca, poesia e arte circense tra tradizione e innovazione.

19 ottobre 2025 08:30
Magia e musica al Festival Wunderkammer di Trieste: protagonista il tema delle Janas -
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TRIESTE – Un weekend all’insegna della musica, della magia e dell’arte barocca accompagna il terzo giorno del Festival Wunderkammer 2025, che quest’anno rende omaggio alle Janas, le maghe della tradizione sarda, simbolo perfetto della fusione tra antico e moderno, tra tradizione e innovazione che da sempre contraddistingue la rassegna.

Un viaggio musicale tra mito e contemporaneità

Domenica 19 ottobre, alle 11, al Museo Sartorio, apre la giornata il recital del liutista anglo-croato-norvegese Jadran Duncumb, artista di fama internazionale che ha recentemente pubblicato il secondo volume dedicato alle opere per liuto di Johann Sebastian Bach, premiato con il Diapason d’Or.
Nel concerto, realizzato in collaborazione con la Società dei Concerti di Trieste, Duncumb proporrà brani di Bach e di Sylvius Leopold Weiss, regalando al pubblico un viaggio sonoro di rara intensità, dove la perfezione tecnica incontra l’emozione pura dell’interpretazione.

Il Rinascimento di Lorenzo il Magnifico al Rossetti

Alle 15.30, il Rossetti ospita Giovanni Bellini con lo spettacolo “Il Liuto di Lorenzo”, un recital che trasporterà gli spettatori nelle sale di Lorenzo il Magnifico, tra poesia e musica rinascimentale.
Bellini ricostruisce l’atmosfera intellettuale della Firenze umanista, intrecciando note e versi di Heinrich Isaac, Francesco Spinacino, Johannes Ockeghem, Joan Ambrosio Dalza, Lorenzo de’ Medici e Agnolo Poliziano.
L’artista si interroga su quali melodie accompagnassero i momenti di svago del grande statista fiorentino, restituendo al pubblico la vitalità e l’eleganza di un’epoca in cui la musica era linguaggio dell’anima.

Concerti Gioiello: quando la musica diventa arte preziosa

Entrambi i recital, dedicati alla raffinatezza strumentale e all’interpretazione storica, fanno parte della sezione “Concerti Gioiello”, la parte del Festival Wunderkammer pensata per valorizzare recital e progetti speciali in collaborazione con la Società dei Concerti Trieste.
Questa sezione del festival incarna la ricerca di autenticità e bellezza, offrendo agli spettatori esperienze musicali uniche che uniscono rigore filologico e libertà artistica.

Barocco in Bilico: musica e acrobazia al Teatro Miela

La giornata culmina alle 19 al Teatro Miela con lo spettacolo “Barocco in Bilico”, un connubio sorprendente tra musica barocca e arte circense.
Sul palco la barocchista Chiara Granata all’arpa e la performer Sarah Giulia Gibbon ai trampoli e bastoni, protagoniste di un dialogo scenico in cui musica e movimento si fondono in perfetto equilibrio tra poesia e audacia.
Le due artiste daranno vita a una performance che unisce Jean De Maque, Girolamo Frescobaldi, Johann Jacob Froberger, Louis Couperin, Georg Friedrich Händel e Alessandro Scarlatti, in un continuo gioco tra armonia sonora e gesto acrobatico, in sprezzo del pericolo ma con assoluta grazia.

Il ritorno del Quadro Janas per il gran finale

Il Festival Wunderkammer proseguirà martedì 21 ottobre con il gran finale al Teatro Miela alle 20.30, dove andrà in scena il “Corelli Project”, un revival straordinario del Quadro Janas.
Sul palco, la star del flauto dolce Dorothee Oberlinger, insignita della Croce di Merito della Repubblica Tedesca per il suo impegno artistico, si esibirà accanto al poeta del flauto Lorenzo Cavasanti, accompagnati da un basso continuo d’eccezione con Paola Erdas al cembalo e Jorge Alberto Guerrero al violoncello.
Lo spettacolo sarà dedicato al grande compositore romagnolo Arcangelo Corelli, con un finale vivaldiano che renderà omaggio all’eredità musicale barocca italiana, in una collaborazione d’eccellenza con la Società dei Concerti Trieste.

La magia del Wunderkammer 2025

Tra liuti, arpe, flauti e acrobazie, il Festival Wunderkammer 2025 conferma la sua vocazione all’incanto e alla sperimentazione, celebrando la musica come linguaggio universale capace di attraversare i secoli e rinnovarsi ogni volta.
Le Janas, custodi di antichi segreti, diventano così il simbolo di un festival sospeso tra mito e contemporaneità, dove ogni spettacolo è una porta sul meraviglioso, un incontro tra arte, libertà e bellezza senza tempo.

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