Gorizia capitale del dialogo: al via il Festival del Cambiamento con esperti e inviati di guerra
Gorizia, l’8 ottobre il Festival del Cambiamento: quattro panel su pace, economia e diplomazia, con testimonianze di inviati di guerra.


GORIZIA – Sarà la città di confine, Capitale europea della Cultura 2025 insieme a Nova Gorica, a ospitare l’8 ottobre il Festival del Cambiamento: Gorizia città della pace giusta, evento internazionale promosso dalla Camera di commercio Venezia Giulia con Isn – International strategic network e MedOr Italian Foundation, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Università di Trieste e con il patrocinio di Unioncamere.
Un evento di respiro internazionale
Il Festival affronterà temi di grande attualità legati alle trasformazioni globali, alla ricerca di una pace giusta e al ruolo dei territori di confine come laboratori di cooperazione.

I quattro panel tematici
L’iniziativa si articolerà in quattro sessioni di confronto:
Il futuro dell’Europa in un contesto segnato da crisi multiple;
Le ricadute economiche dei conflitti;
Multilateralismo e diplomazia come strumenti per governare le tensioni internazionali;
Testimonianze di inviati di guerra, che porteranno esperienze dirette dai fronti.
Geopolitica e nuove rotte commerciali
Particolare attenzione sarà dedicata al corridoio India-Medio Oriente-Europa (Imec) e al suo impatto nei processi di ricostruzione post-bellica, ma anche agli effetti delle nuove rotte commerciali come quella polare, che potrebbero modificare il peso del Mediterraneo e incidere sul futuro del sistema portuale e logistico regionale.

Giornalisti e ospiti di rilievo
Tra i protagonisti dell’appuntamento figurano i giornalisti Fausto Biloslavo e Andrea Romoli, che porteranno testimonianze dirette dai teatri di guerra, oltre a rappresentanti istituzionali come il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia Antonio Paoletti, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e l’inviato speciale per l’Imec, Francesco Maria Talò.
Gorizia città del dialogo
Il Festival intende rafforzare il ruolo di Gorizia come crocevia di culture e simbolo di convivenza, confermandone la centralità nei percorsi di riflessione internazionale su pace, giustizia e cooperazione.
