FESTIL riparte da Gradisca d’Isonzo con “Io sono moltitudine” di Angelo Floramo

Il FESTIL riparte da Gradisca d’Isonzo con “Io sono moltitudine” di Angelo Floramo, viaggio narrativo e musicale tra le vie di Gorizia.

20 ottobre 2025 18:56
FESTIL riparte da Gradisca d’Isonzo con “Io sono moltitudine” di Angelo Floramo -
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GRADISCA D’ISONZO – Parte dalla città isontina la coda autunnale del FESTIL – Festival estivo del Litorale, giunto alla sua decima edizione e diretto da Tommaso Tuzzoli e Federico Bellini. La rassegna, dopo aver animato l’estate tra Udine e Trieste, proseguirà fino a dicembre con nuovi appuntamenti dedicati al teatro e alla narrazione contemporanea.

Un viaggio narrativo e musicale firmato Angelo Floramo

In collaborazione con il Comune di Gradisca d’Isonzo, il primo appuntamento è in programma alle 20.30 presso la Sala Bergamas con lo spettacolo “Io sono moltitudine”, scritto e interpretato da Angelo Floramo e accompagnato dalle musiche del trio Fior delle Bolge. Si tratta di una produzione Tinaos, alla sua prima rappresentazione nell’isontino, che rende omaggio a Gorizia, città protagonista e musa ispiratrice dell’opera.

Lo spettacolo è concepito come un viaggio narrativo e musicale tra le vie e i ricordi di Gorizia, luogo dalla “topografia incantata” e dalle mille sfaccettature storiche e culturali. Floramo, tra i più noti intellettuali friulani impegnati nella divulgazione della memoria e delle radici del territorio, conduce il pubblico in un percorso che alterna storie, emozioni, gusto e riflessione, in una continua tensione tra passato e presente.

Una riflessione sull’identità e sull’Europa

Nel ruolo di viandante e narratore, Floramo rappresenta simbolicamente “uno di noi”, testimone di un tempo attraversato da crisi d’identità e perdita di senso collettivo. Attraverso parole e musica, costruisce un itinerario visionario, un ipertesto narrativo che si dipana passo dopo passo, restituendo millenni di storia condivisa, intrecciata tra tragedia e bellezza, memoria e speranza.

La piantina urbana di Gorizia, reale e concreta, diventa progressivamente mappa simbolica di un’Europa plurale e molteplice, capace di trasformare la geografia in simbolo culturale e in metafora di identità. Un percorso poetico che intreccia storia, umanità e appartenenza, invitando a riflettere sul valore del ricordo e sulla necessità di riscoprire la propria radice comune europea.

Un omaggio alla città e al territorio

Il disegno luci dello spettacolo è curato da Mau Willy Tell, mentre la parte musicale del trio Fior delle Bolge accompagna il racconto con sonorità evocative e suggestive. Dopo il debutto a Gradisca d’Isonzo, la produzione proseguirà la sua tournée a Udine, dove sarà in scena al Teatro S. Giorgio, in collaborazione con il Comune di Udine.

Io sono moltitudine” si presenta come un omaggio appassionato a Gorizia e, allo stesso tempo, come una riflessione universale sul significato di appartenenza, di confine e di identità europea. Un invito a guardare dentro di sé e al proprio territorio, riscoprendo quella moltitudine di storie che, unite, formano la trama viva della nostra comunità culturale.

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