Ferrari acquistata con assegni falsi: 7 denunciati per truffa aggravata tra cui due pordenonesi

Sette denunciati con precedenti penali, una banca inesistente e due assegni scoperti. Ferrari ritrovata in Romania

22 ottobre 2025 18:51
Ferrari acquistata con assegni falsi: 7 denunciati per truffa aggravata tra cui due pordenonesi -
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PORDENONE – La comprevendita di una Ferrari è stata effettuata con assegni falsi, dando il via a un’indagine della Procura di Perugia con il supporto della Polizia di Stato.

In totale, sette persone sono state denunciate per truffa aggravata, nell’ambito di un raggiro dal valore complessivo di 165 mila euro. Le indagini hanno permesso di ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’episodio, individuando i presunti responsabili.

Due assegni da 90mile e 75mila euro risultati scoperti

Tutto è iniziato il 27 maggio, quando il proprietario dell’auto di lusso ha ricevuto due assegni da 90 mila e 75 mila euro da parte di una donna di 27 anni, già nota alle forze dell’ordine.

Per verificare l’autenticità dei titoli di credito, il venditore ha contattato un referente bancario, che però si è rivelato essere un complice dell’acquirente.

Convinto della copertura finanziaria degli assegni, il proprietario ha consegnato la Ferrari alla donna.

Pochi giorni dopo, al momento dell’incasso, il venditore ha scoperto che gli assegni erano falsi e che la banca emittente non esisteva. Sotto shock, ha sporto denuncia alla Polizia di Stato.

La Ferrari recuperata in Romania

Gli accertamenti della Squadra Mobile hanno permesso di ricostruire l’intera dinamica della truffa. Gli investigatori hanno esaminato le immagini delle telecamere di sorveglianza, la documentazione di vendita e i tabulati telefonici delle utenze coinvolte. Grazie a questi elementi, il cerchio si è chiuso su sette persone con precedenti penali, ciascuna con un ruolo specifico nel raggiro.

Il gip di Perugia, su richiesta della Procura, ha disposto il sequestro preventivo della vettura, ritrovata a Buzias in Romania, dove stava per essere registrata da un cittadino rumeno di 44 anni, già noto alle forze dell’ordine per truffe analoghe.

Gli agenti della Squadra Mobile di Perugia, insieme alle questure di Bergamo, Monza Brianza, Lecco e Pordenone, hanno eseguito perquisizioni nei confronti dei sette indagati. Durante le operazioni sono stati sequestrati telefoni e schede Sim utilizzati per realizzare la truffa, fondamentali per le ulteriori verifiche investigative.

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