Fedriga: coesione e strategie per il futuro della siderurgia in Friuli Venezia Giulia

Fedriga al forum “Siderurgia 2050”: serve coesione, formazione continua e governance stabile per affrontare le sfide del Friuli Venezia Giulia.

28 giugno 2025 13:00
Fedriga: coesione e strategie per il futuro della siderurgia in Friuli Venezia Giulia -
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Udine, 27 giugno 2025 – «Di fronte alle grandi sfide future, non possiamo permetterci divisioni o narrazioni fuorvianti: serve una squadra unita, una visione strategica e il coraggio di scelte difficili ma indispensabili». Così il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervenuto al forum “Siderurgia 2050” promosso da Confindustria Udine, durante il quale è stato presentato uno studio sul settore siderurgico realizzato dall’Università di Udine in collaborazione con Inest. All’incontro ha partecipato anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini.

Competizione internazionale e necessità di regole omogenee

Fedriga ha sottolineato che la competizione globale richiede condizioni di gioco uniformi, soprattutto in settori strategici come la siderurgia, dove ricerca, sviluppo e investimenti infrastrutturali sono decisivi. «Non possiamo aspettarci il successo degli investimenti se le regole cambiano da paese a paese e manca una cabina di regia che spieghi le scelte strategiche ai cittadini», ha evidenziato, auspicando coesione regionale concreta e trasparente comunicazione sul valore degli investimenti e delle infrastrutture.

Formazione continua e sfide demografiche

Al centro del dibattito anche il tema della formazione, che secondo il governatore non può più limitarsi a un’esperienza statica e conclusa con il percorso scolastico. «È necessaria una formazione continua che prepari le persone a un mondo in rapido cambiamento – ha affermato – chi non si rinnova rischia l’esclusione». Fedriga ha inoltre richiamato l’urgenza di affrontare la sfida demografica, sottolineando che la regione investe molto per contrastare la denatalità, ma servono cambiamenti culturali profondi. Ha rilanciato, infine, l’importanza di attrarre professionalità dall’estero con percorsi di migrazione guidata e formazione locale.

Appello a una governance stabile e programmazione a lungo termine

Il presidente ha rivolto un appello a forze produttive e sociali affinché superino l’improvvisazione. «L’Italia è brava nella gestione delle emergenze, ma carente nella capacità di programmazione – ha spiegato – dobbiamo imparare a progettare con orizzonti a lungo termine, garantendo stabilità istituzionale e una governance che non cambi ogni pochi mesi». Ha insistito sull’importanza di far comprendere ai cittadini che dietro ogni scelta strategica vi è un disegno più ampio e condiviso.

Fedriga ha concluso ringraziando Confindustria Udine per il suo ruolo propositivo e collaborativo e ha ribadito l’impegno della Regione a sostenere percorsi di sviluppo condivisi e strategici con tutti gli strumenti disponibili.

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