Trieste ospita il Digital Security Festival, Callari: "L’Europa deve mantenere la proprietà dei dati"

A Trieste il Digital Security Festival nel palazzo della Regione, focus su dati pubblici, codici aperti e sovranità digitale.

20 ottobre 2025 13:27
Trieste ospita il Digital Security Festival, Callari: "L’Europa deve mantenere la proprietà dei dati" -
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TRIESTE – Si è svolto nel palazzo della Regione Friuli Venezia Giulia il Digital Security Festival, evento inserito nel mese europeo della cybersecurity e dedicato alla promozione della cultura della sicurezza digitale tra cittadini, imprese e scuole. L’iniziativa, co-organizzata dalla Regione con il patrocinio della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ha messo al centro il tema della protezione dei dati pubblici, dei codici aperti e della sovranità digitale europea.

L’importanza della cultura digitale

Durante l’apertura dei lavori, l’assessore regionale ai Sistemi informativi Sebastiano Callari ha sottolineato il valore di occasioni come questa per diffondere consapevolezza su temi che plasmeranno il futuro della società. L’obiettivo, ha evidenziato, è quello di mantenere la proprietà dei dati in mano all’Europa e all’Italia, affinché siano i Paesi stessi a stabilire le regole di utilizzo e non soggetti terzi.

Geopolitica e sicurezza dei dati

Nel suo intervento, l’assessore ha richiamato l’attenzione sui mutamenti geopolitici che influenzano il rapporto tra sicurezza e gestione dei dati pubblici. Ha ricordato come in Friuli Venezia Giulia la società Insiel amministri da decenni una grande quantità di informazioni sanitarie, risalenti persino agli anni Settanta: un patrimonio digitale di valore strategico, da cui possono nascere nuove opportunità di sviluppo per l’intero territorio.

Difendere la sovranità digitale

Callari ha poi rimarcato la necessità di puntare su codici aperti e tecnologie indipendenti, per evitare una dipendenza dai grandi operatori internazionali. Una situazione che, secondo l’assessore, potrebbe esporre l’Europa al rischio di vulnerabilità sistemiche, qualora fosse interrotto anche un solo collegamento digitale. Difendere la sovranità tecnologica, ha ribadito, significa proteggere la società del futuro e garantire ai cittadini europei un controllo consapevole sul proprio destino digitale.

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