Crac a Lestizza, un viaggio teatrale tra passato e presente del femminile
A Lestizza debutta “Crac”, spettacolo che unisce rituali matrimoniali ottocenteschi e ricerca contemporanea sul femminile.


LESTIZZA – Debutta mercoledì 2 luglio alle 20.45 nell’auditorium comunale di Lestizza lo spettacolo Crac, nuova produzione del Teatro del Silenzio di Udine. L’opera si sviluppa attraverso il confronto tra due figure femminili lontane nel tempo: una giovane sposa friulana di fine Ottocento, alle prese con i rituali matrimoniali descritti dal professor Gian Paolo Gri nel libro Cose dell’altro mondo, e un’artista contemporanea impegnata nella ricerca di una nuova definizione del Femminile.
Crac, simbolo di separazione e apertura al cambiamento
Il titolo richiama il suono del bastoncino spezzato e lanciato alle spalle, antico rito che segnava per la sposa l’accettazione della separazione dalla famiglia d’origine. Questo gesto diventa nel racconto teatrale una potente metafora dell’apertura al cambiamento e della sua accettazione, tema centrale dell’opera.
Un linguaggio scenico tra parola, movimento e clownerie
In scena si alternano l’attrice e autrice Federica Sanservero, la giovane cantautrice Cristina Spadotto – la cui ristampa del cd Il canto della dea sarà disponibile durante le rappresentazioni – e la danzatrice sufi Francesca Ferah della Bernardina, che dona al progetto un respiro internazionale. Il linguaggio scenico fonde parola e gestualità, creando un ponte tra generazioni e culture diverse. L’approccio narrativo, arricchito dalle tecniche della clownerie grazie alla consulenza di Davide Peressutti (Circo all’Incirca), propone un’esperienza teatrale innovativa che rompe con i canoni tradizionali. Scenografia e costumi sono firmati da Gioele Lodolo.