Coronavirus: come riconoscere le fake news

La paura aiuta a diffondere le fake news. Lo abbiamo visto in questi giorni. Sul Coronavirus ne sono circolate di più diverse: dallo sconto sui funerali alla pericolosità degli animali domestici, da...

23 marzo 2020 10:57
Coronavirus: come riconoscere le fake news -
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La paura aiuta a diffondere le fake news. Lo abbiamo visto in questi giorni. Sul Coronavirus ne sono circolate di più diverse: dallo sconto sui funerali alla pericolosità degli animali domestici, dal passaggio di elicotteri per spruzzare disinfettante alla creazione di medicine e cure già disponibili. Sono girate talmente tante fake news che la Corte dei conti europea (European court of auditors, Eca) ha aperto un’inchiesta sulla resilienza delle misure intraprese dall’Ue con lo “Eu Action plan against disinformation” per arginare la diffusione di fake news che possono causare un grave danno pubblico.

Vi ricordiamo che in Italia sono già state arrestate delle persone per “diffusione di notizie false e provocatorie”

Che cosa possiamo fare noi per difenderci dalle fake news,
dalle notizie false, che trovano terreno facile sui social e nel web?
Parlano Marino Pessina e Chiara Porta, Ceo e direttore responsabile
dell’agenzia di comunicazione giornalistica Eo Ipso (www.eoipso.it

“Le fake news fanno leva sul sensazionalismo, sulla falsa esclusività
della notizia veicolata e sono caratterizzate da titoli creati ad arte
per invogliare a cliccarci sopra.  

Come smascherare una fake news? 

  • Prima di tutto controllate la fonte. Sembrerà banale, ma non lo è.
    La notizia arriva da un giornale, da una testata on line, dal blog di un
    giornalista conosciuto? Possiamo stare tranquilli, perché i giornalisti
    hanno l'obbligo di controllare la veridicità di quello che pubblicano.
    Se, invece, chi pubblica non è un organo di informazione, ma un sito
    generico, meglio proseguire con i controlli. E due sono quelli da fare: 

o   1) risalire dalla news alla fonte originaria? Facciamo un
esempio: se una notizia parla di un’azienda, normalmente
quell'informazione è reperibile anche sul sito istituzionale della
stessa industria; se parla di un provvedimento istituzionale, certamente
deve essere stato pubblicato anche sul sito dell'ente in questione. Se
non si trova la corrispondenza, meglio dubitare.

o   2) controllare se la stessa news è data da più fonti attendibili:
se una notizia clamorosa è vera, infatti, in poco tempo viene ribattuta
da tutte le agenzie di stampa e dai media. Quindi, se il presunto
«scoop» si trova solo su un sito generico, meglio dubitare. 

Cosa fare se vedete una notizia "clamorosa" sui social?

  • Controllate che la persona che l’ha postata sia reale, un trucco può
    essere controllare da quanto esiste il profilo. Quanti post ha? Se sono
    molto pochi, tipo due o tre, il rischio che sia un falso esiste. Ci
    sono almeno tre o quattro immagini della persona di quel profilo? Anche
    questo è dato indicativo: spesso i fake hanno una foto sola o non ne
    hanno. E sono pochi i profili reali senza una foto rispetto a quelli che
    la mettono. Succede spesso anche quando rubano l’identità di una
    persona. Su Facebook si può vedere se il profilo partecipa a dei gruppi
    e, anche, se non sono riservati, che amici ha. Sono tutte informazioni
    che ci aiutano a fare un quadro di chi sta dietro la notizia che ci
    viene data. 
  • Se ci si accorge che la notizia proviene da un fake, meglio
    segnalarlo, così da aiutare l’intera comunità a non farsi trarre in
    inganno.
  • Non condividete una notizia se non siete sicuri della sua veridicità. 
  • Non mettete reazioni a un post se non siete sicuri della fonte: le
    fake news spesso si diffondono facendo leva proprio sull'emozione di
    poter essere tra i primi a condividere con gli amici una notizia
    estremamente positiva o molto negativa. 

Cosa fare, infine, se le fake news attaccano la nostra organizzazione o la nostra azienda? In questo
caso è determinante agire velocemente, per fare in modo che la
diffusione di notizie false su voi e il vostro mondo venga arginata con
delle notizie vere.

  • Ancora prima di fare una denuncia per diffamazione, chiedete che le
    notizie vengano rimosse, segnalatele sui social come false, e fate fare
    la stessa segnalazione dai vostri collaboratori. 
  • Contemporaneamente, preparate e diffondete il più velocemente
    possibile un comunicato stampa per denunciare l'attacco, spiegare quale
    sia realmente la situazione e illustrare le azioni che sono state
    intraprese, o che si intende mettere in atto, per fermare l'attacco. 
  • Così facendo, nel 90% dei casi, la verità soppianta le fake. 
  • Se siete sotto attacco serve un monitoraggio costante di ciò che
    viene pubblicato sui social, sul web e sui media in generale, in modo da
    poter agire istantaneamente la situazione”.

“Mai come in questi tempi il giornalismo rigoroso e imparziale è così
importante. Ed è essenziale la cosiddetta "stampa": dai portali web
locali ai grandi giornali - concludono Marino Pessina e Chiara Porta,
Ceo e direttore responsabile dell’agenzia di comunicazione giornalistica
Eo Ipso (www.eoipso.it)
-. Con meno della metà dei reporter che avevano una volta, le
organizzazioni giornalistiche stanno aiutando le comunità a superare una
crisi senza precedenti. E stanno riuscendo a svolgere l'altra funzione
chiave della libera stampa in una democrazia: dare conto e commentare le
azioni dei politici e dei funzionari pubblici”.

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