Attirava cinghiali con cibo artificiale per poi sparare direttamente da casa sua: cacciatore nei guai
Operazione del Corpo Forestale a Corno di Rosazzo: indagato un cacciatore per bracconaggio, sequestrati due fucili e una fototrappola.
CORNO DI ROSAZZO (UD) – Si è conclusa un’importante operazione del Nucleo forestale antibracconaggio del Corpo forestale regionale, coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine, che ha portato all’indagine di un cacciatore del posto accusato di atti di bracconaggio e foraggiamento illecito di fauna selvatica.
Indagini e appostamenti per mesi
L’inchiesta ha riguardato il comportamento illecito del cacciatore, che avrebbe attirato cinghiali con metodi non consentiti, tra cui la fornitura di cibo artificiale, per poi sparare agli animali direttamente dalla propria abitazione.
Le indagini e gli appostamenti, condotti nel territorio di Corno di Rosazzo, sono durati diversi mesi, complicati dalla necessità di operare vicino all’abitazione del sospettato e in prossimità di una strada pubblica, dove l’uomo avrebbe sparato con estrema imprudenza.
Perquisizione e sequestri
Su delega dell’Autorità Giudiziaria, gli agenti del Corpo forestale regionale hanno effettuato una perquisizione domiciliare finalizzata alla ricerca di prove.
Durante l’operazione sono stati sequestrati un fucile dotato di ottica per la visione notturna, regolarmente detenuto, e un secondo fucile modificato e privo di matricola, non denunciato all’Autorità di Pubblica Sicurezza.
Tra il materiale sequestrato figura anche una fototrappola, utilizzata per documentare la presenza di selvaggina nell’area.
Violazioni e sanzioni amministrative
Oltre al reato di foraggiamento di fauna selvatica, al cacciatore sono state contestati illeciti amministrativi legati alla detenzione di reti da uccellagione e alla custodia non idonea di cani, tenuti in recinti di dimensioni ridotte.
Le indagini proseguono per verificare eventuali ulteriori violazioni e accertare la portata del fenomeno.
Presunzione di innocenza e appello alla collaborazione dei cittadini
Il Corpo forestale regionale sottolinea che le persone coinvolte sono indagate e non considerate colpevoli fino a sentenza irrevocabile o decreto penale di condanna.
L’operazione, spiegano i forestali, conferma l’importanza della collaborazione dei cittadini, spesso decisiva per far emergere episodi di bracconaggio e maltrattamento animale.
Si invita la popolazione a segnalare comportamenti sospetti o attività illecite alle Stazioni forestali competenti o direttamente al Nucleo forestale antibracconaggio, operativo in tutto il territorio regionale (0432 660092).