A Gorizia un convegno internazionale mette al centro l’economia sociale

A Gorizia confronto internazionale sull’economia sociale promosso da Legacoop Fvg con istituzioni, accademia e cooperative.

03 ottobre 2025 19:00
A Gorizia un convegno internazionale mette al centro l’economia sociale -
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GORIZIA – “In un momento segnato da guerre e tensioni globali, vogliamo lanciare un messaggio di pace e responsabilità. L’economia sociale non è un settore marginale, ma un modo diverso di fare impresa mettendo al centro le persone”. Con queste parole Michela Vogrig, presidente di Legacoop Fvg, ha aperto a Palazzo De Bassa una giornata interamente dedicata all’economia sociale, che ha visto riuniti rappresentanti di istituzioni, accademia, cooperative e ospiti internazionali.

L’appuntamento, dal titolo “Economia sociale negli ecosistemi regionali: twin transition e sviluppo di comunità”, è stato organizzato nell’ambito del progetto Edih-Pai, in collaborazione con Diesis Network e Legacoop Lombardia.

Una sfida tra transizione verde, digitale e coesione

Secondo Vogrig, l’economia sociale deve essere protagonista della doppia transizione – verde e digitale – e allo stesso tempo rafforzare i legami di comunità. Il convegno è stato quindi un’occasione di confronto tra esperienze locali e internazionali, per ribadire come la cooperazione possa rappresentare una risposta concreta alle sfide dei territori.

Hanno portato i saluti istituzionali il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, Erik Masten per la Camera di Commercio Venezia Giulia ed Elena D’Orlando in rappresentanza dell’Università di Udine. “Mettere al centro la persona, la solidarietà e l’inclusione – ha sottolineato Ziberna – significa costruire una comunità più forte e pronta ad affrontare le sfide del futuro, tanto più nel 2025 con Gorizia e Nova Gorica Capitali europee della cultura”.

Il ruolo della cooperazione nello sviluppo

Per Simone Gamberini, presidente di Legacoop nazionale, l’economia sociale “non solo produce valore, ma lo trasforma in benessere collettivo”. Investire nella cooperazione significa fare una vera politica industriale, capace di generare competitività e al contempo rafforzare la coesione sociale. “Troppo spesso – ha aggiunto – si riduce il tema alla sola cooperazione sociale, dimenticando che l’economia sociale abbraccia mondi molto più ampi. Quando le politiche pubbliche incontrano una programmazione intelligente, la cooperazione diventa motore di sviluppo per interi territori”.

Europa e movimento cooperativo

Uno dei momenti centrali è stato l’intervento di Juan Antonio Pedreño, presidente di Social Economy Europe e di Cepes, che ha richiamato l’attenzione sul ruolo strategico dell’economia sociale per il futuro del continente. “Viviamo tempi complicati – ha detto – in cui risorse e priorità si spostano altrove, ma l’Europa deve tornare a essere una potenza nella coesione sociale, nell’occupazione inclusiva e nella costruzione di un modello più umano”.

Pedreño ha ricordato anche il recente incontro europeo tenutosi nella regione spagnola di Murcia, dove oltre 600 persone e 200 organizzazioni di 27 Paesi hanno condiviso un messaggio chiaro: “L’economia sociale è il futuro dell’Europa”.

Il modello Torino come laboratorio

Tra i contributi più attesi, il confronto sul Torino Social Impact, un ecosistema che coinvolge oltre 300 soggetti pubblici e privati impegnati nello sviluppo di progetti di impatto sociale. A presentarlo sono state Raffaella Scalisi, strategic advisor, e la consigliera metropolitana Sonia Cambursano, sottolineando le attività legate alla valutazione d’impatto, alla finanza sociale e alla digitalizzazione.

Dimitri Buzio, presidente di Legacoop Piemonte, ha rilanciato una proposta ambiziosa: creare a Torino la prima borsa valori dell’economia sociale, per consolidare questo modello come pilastro della politica industriale italiana.

Un laboratorio permanente tra territori e comunità

Il pomeriggio è stato dedicato a esperienze legate alle comunità energetiche rinnovabili, alle piattaforme digitali per l’agroalimentare e alla gestione condivisa dei dati, in un’ottica di collaborazione tra imprese, istituzioni e cittadini.

Al tavolo dei relatori, moderato da Luca Pastorelli, presidente di Diesis Network, sono intervenuti tra gli altri Patricia Martínez Sáez della Commissione Europea (Rural Pact), Giorgio Nanni di Legacoop Nazionale, Piero Mauro Zanin di Fvg Energia, Laura Feijóo García di Ecooo Energía Ciudadana, Ennio Pittino della cooperativa Secab, la sindaca di Moggio Udinese Martina Gallizia, Mauro Guarini della cooperativa Part-Energy e Massimo Moretuzzo della Cooperativa Agricola di Comunità D.E.S. Friûl di Mieç.

Una giornata che ha mostrato come l’economia sociale possa diventare un laboratorio permanente, capace di coniugare innovazione, sostenibilità e coesione sociale, trasformandosi in un vero motore per lo sviluppo dei territori.

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