Staranzano, firmato il documento verso il Contratto di Fiume Isonzo: collaborazione tra Italia e Slovenia

A Staranzano firmato il Documento d’intenti verso il Contratto di Fiume Isonzo, che mira a una gestione condivisa con la Slovenia.

20 ottobre 2025 14:37
Staranzano, firmato il documento verso il Contratto di Fiume Isonzo: collaborazione tra Italia e Slovenia -
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STARANZANO (GO) – È stato sottoscritto nel municipio di Staranzano il Documento d’intenti che segna il primo passo verso la definizione del Contratto di Fiume Isonzo, uno strumento che punta a una governance condivisa e sostenibile per la gestione del corso d’acqua, con l’obiettivo di coinvolgere anche la Slovenia.

Alla firma erano presenti l’assessore regionale all’Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro, delegato della Regione Friuli Venezia Giulia, e i rappresentanti di enti pubblici, consorzi, associazioni e ordini professionali.

Una visione comune per l’Isonzo

Il Documento d’intenti, sottoscritto da Regione FVG, Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali e dai Comuni del bacino isontino, rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un percorso unitario di tutela, valorizzazione e sviluppo del fiume.
Tra i firmatari figurano i Comuni di Gorizia, Farra d’Isonzo, Fiumicello Villa Vicentina, Fogliano Redipuglia, Gradisca d’Isonzo, Grado, Mariano del Friuli, Ronchi dei Legionari, Ruda, Sagrado, San Canzian, San Pier, Savogna, Staranzano, Turriaco e Villesse, oltre a Irisacqua, ai Consorzi di bonifica della Venezia Giulia e della Pianura Friulana, agli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti, e a diverse associazioni ambientaliste del territorio.

L’impegno della Regione e il valore transfrontaliero

Nel suo intervento, l’assessore Scoccimarro ha evidenziato come l’Isonzo, “fiume sacro alla Patria ma anche vivo e pulsante”, attraversi aree di grande pregio naturalistico e paesaggistico. Proteggerlo significa investire sulla sicurezza idraulica, sulla qualità delle acque, sulla biodiversità e su un modello di sviluppo territoriale sostenibile, fondato su mobilità lenta e identità locali.
La natura transfrontaliera dell’Isonzo conferisce al Contratto un valore aggiunto, trasformandolo in un ponte di cooperazione internazionale tra Italia e Slovenia, basato su una gestione integrata delle risorse idriche.

Il ruolo della Commissione Italo-Slovena

Il Documento d’intenti prevede un obiettivo di governance congiunta, in raccordo con il Ministero degli Affari Esteri e la Commissione mista Italo-Slovena per l’Idroeconomia, istituita nell’ambito dell’Accordo di Osimo del 1975.
In quella sede potranno essere affrontate questioni cruciali come la gestione delle portate e delle derivazioni idroelettriche, temi che incidono direttamente sull’equilibrio ecologico e idrologico del fiume.

Dialogo istituzionale e temi aperti

Scoccimarro ha ringraziato la senatrice Francesca Tubetti per l’impegno nel sensibilizzare il Governo sul tema, sottolineando come il Contratto di Fiume potrà rafforzare la capacità negoziale del territorio nei confronti della controparte slovena.
Tra i dossier aperti figura anche la questione della diga di Solkan, la cui gestione influenza i flussi idrici a valle: un nodo tecnico e politico che il nuovo strumento potrà contribuire a chiarire e affrontare in modo strutturato.

Un progetto per superare le frammentazioni

L’assessore ha infine rimarcato che il Contratto di Fiume Isonzo nasce per superare le frammentazioni amministrative, costruendo un quadro unitario di pianificazione in cui Comuni, Regione e Stato possano dialogare efficacemente, dando voce al territorio e promuovendo una gestione del fiume all’insegna della sostenibilità e della cooperazione internazionale.

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