Friuli Venezia Giulia, 280 milioni per il rinnovamento della rete idrica

Il Consorzio di bonifica Pianura friulana è un modello di gestione idrica e territoriale che punta ad implementare la sua efficienza con investimenti per ammodernare gli impianti.

06 marzo 2025 17:43
Friuli Venezia Giulia, 280 milioni per il rinnovamento della rete idrica -
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TRIESTE – Il Consorzio di bonifica della Pianura friulana si conferma un punto di riferimento per la gestione delle risorse idriche e la tutela del territorio. Dalla sua nascita, avvenuta il 1° ottobre 2015 grazie all'accorpamento del Consorzio di bonifica Bassa friulana e del Consorzio di bonifica Ledra-Tagliamento, l'ente ha assunto un ruolo di primo piano nel supporto alle amministrazioni locali, operando su una vasta area di oltre 200 mila ettari.

A evidenziare l'importanza di questa realtà è stata Maddalena Spagnolo, consigliere regionale della Lega Fvg, che al termine della II Commissione tenutasi a Trieste, dedicata all'analisi del lavoro dei consorzi di bonifica del Friuli Venezia Giulia, ha sottolineato come il Consorzio rappresenti un modello di gestione efficiente e strategico.

Un ruolo centrale nella gestione delle acque

Il Consorzio di bonifica Pianura friulana è il principale responsabile della gestione della bonifica idraulica e irrigua, della manutenzione dei corsi d'acqua e dell’uso sostenibile delle risorse idriche. Grazie a personale altamente qualificato e a mezzi adeguati, il consorzio si occupa di:

  • Mantenere in efficienza centinaia di chilometri di strade interpoderali e vicinali
  • Effettuare lo sfalcio lungo le principali vie di comunicazione
  • Gestire l’utilizzo delle acque per l'irrigazione
  • Monitorare e manutenere argini, fiumi e la laguna di Marano e Grado

Questi interventi risultano fondamentali per prevenire il rischio idrogeologico e garantire un utilizzo razionale delle risorse naturali.

Investimenti per l’ammodernamento degli impianti

Parallelamente alla gestione ordinaria, il Consorzio è impegnato in un vasto programma di opere di ammodernamento e di ottimizzazione dell’uso dell’acqua. Dal 2022, sono stati avviati ben 36 progetti, per un valore complessivo di 280 milioni di euro.

Tra le iniziative di maggiore rilevanza rientra la produzione di energia da fonti rinnovabili, con la realizzazione di un innovativo impianto solare-idroelettrico. Questo sistema consente di raggiungere il pareggio del bilancio energetico, contribuendo alla stabilizzazione dei canoni consortili e garantendo una gestione sostenibile delle risorse.

Collaborazione con le istituzioni e nuove competenze

L’attività del Consorzio è sempre più riconosciuta dalle realtà locali, tanto da portare l’ente ad acquisire nuove competenze per offrire supporto ai Comuni e alla Regione. L’obiettivo è quello di operare anche al di fuori della sua area di competenza attraverso la delegazione amministrativa intersoggettiva, garantendo l’esecuzione di opere di grande impatto per il territorio.

Al termine dell’audizione in II Commissione, Spagnolo ha annunciato un ulteriore incontro per approfondire i vari aspetti legati all’operato dei consorzi di bonifica. La consigliera regionale ha espresso gratitudine nei confronti di Armando Di Nardo, direttore generale del Consorzio di bonifica Pianura friulana, e dei dieci tecnici intervenuti all’audizione. Il loro contributo ha permesso di delineare un quadro chiaro dell’attività consortile.

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