Un quadrivio di storie: a Codroipo serata dedicata alle radici civiche locali
A Codroipo un incontro civico per riscoprire l’identità delle frazioni: storie, memoria e cultura per rafforzare la comunità.


CODROIPO (UDINE) – Una serata densa di storia, identità e consapevolezza civica ha animato la “promenade” della frazione Stazione, al Taxi Bar di via Cesare Battisti, con il secondo appuntamento culturale promosso dal gruppo “Codroipo nel tempo” e dal “Fogolâr Civic di Udin”. Un evento nato per restituire dignità alle comunità locali, spesso definite con troppa superficialità “frazioni”, ma che in realtà rappresentano radici vive di coesione sociale, autonomia e civismo.
Storie di comunità al quadrivio del Friuli
Al centro dell'incontro, intitolato “Codroipo frazioni. Identità distinte da recuperare e valorizzare / Codroip frazions. Identitâts distintis di rinfrescjâlis e invalorîlis”, la volontà di riscoprire e valorizzare le microrealtà del territorio codroipese, narrate con passione da Maurizio Zorzini, referente del gruppo storico locale, e dal prof. Alberto Travain, presidente del Fogolâr Civic. Il primo ha presentato una rassegna fotografica d’epoca, emozionante e partecipata, che ha mostrato volti, scene di vita quotidiana e luoghi simbolici delle 14 località codroipesi; il secondo ha ricostruito le radici civiche delle comunità, parlando di vicinie, degani, giurati, portonieri, e delle lotte per l’autonomia contro i poteri feudali. Un viaggio tra memorie condivise e valori da trasmettere, tra cui la pertinacia friulana, la fierezza di appartenere a una storia autonoma e popolare.
Presenze istituzionali e testimonianze
A sottolineare la valenza istituzionale dell'iniziativa, gli interventi di Luca Comisso, assessore alla Protezione Civile di Codroipo, del Sindaco dei Ragazzi Pietro Mangiacapra, della vicaria scolastica Lucia Schiller dell’Istituto comprensivo più grande del Friuli, e di Eros Cisilino, presidente dell’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane. Tutti hanno evidenziato l’importanza di riscattare le identità locali, rafforzare il senso di comunità e fare rete a partire dal territorio, affinché si possa affrontare in modo maturo e costruttivo anche il confronto con la dimensione globale.
Identità, memoria e coesione
La serata si è aperta con un gesto simbolico: il taglio di un nastro verde, in omaggio al tiglio, l’albero sacro delle comunità mitteleuropee e richiamo al nome leggendario del Tagliamento – “Tiliaventum”, il fiume dei tigli. Il professor Travain ha sottolineato come il vigente statuto comunale codroipese definisca “comunità” e non frazioni le quattordici realtà locali, riconoscendone un valore culturale e civico profondo. L’incontro ha rappresentato una vera “terapia di comunità”, capace di unire generazioni e vissuti diversi. Emozionante, in particolare, il discorso conclusivo del giovane “sindicut” Mangiacapra, che ha sottolineato come la condivisione delle memorie possa rafforzare il presente e costruire una visione collettiva più consapevole.
Un appuntamento, questo, che rientra in un ciclo mensile di incontri pensati per stimolare il dialogo e la rinascita dell’identità civica. Un modo per riaccendere la coscienza collettiva a partire dalle piccole comunità, affinché la storia non resti confinata nel passato, ma diventi fondamento vivo del futuro.