Mille anni del Castello di Cucagna: il progetto che rigenera la storia di Faedis
Il Castello di Cucagna a Faedis celebra i mille anni con un progetto di eventi, restauro e un museo esperienziale.


FAEDIS (UD) – Il Castello di Cucagna celebra nel triennio 2025-2027 i suoi mille anni di storia, un anniversario che corona oltre quarant’anni di studi, restauri e interventi di valorizzazione. Situato sui rilievi sopra Borgo Anastasia, il maniero, edificato intorno al 1025 per volere del nobile carinziano Odorico di Auspergh, torna oggi a vivere grazie a un progetto pilota che prevede eventi, attività culturali e la nascita di un museo esperienziale.

Il lungo percorso di recupero
Abbandonato dal XIV secolo e ridotto a rudere, il castello è stato oggetto di un impegnativo cantiere-scuola internazionale, promosso dall’Istituto per la Ricostruzione del Castello di Chucco-Zucco. Dal 1983 al 2017 oltre 1.200 studenti universitari provenienti da diversi Paesi hanno partecipato a seminari di archeologia medievale, affiancati da storici, architetti, archeologi e maestranze locali. Con un rigoroso metodo filologico, sono stati recuperati la torre, il palazzo superiore e inferiore, la corte interna, la cisterna e la chiesetta di San Giacomo, oggi di nuovo luogo di culto e tappa per i pellegrini di Santiago di Compostela.

L’apporto dei maestri carpentieri
Un contributo significativo è arrivato anche dai celebri Carpentieri di Notre Dame, già protagonisti del restauro della cattedrale parigina dopo l’incendio del 2019. Nell’ambito del cantiere scuola internazionale hanno realizzato a Cucagna una copertura lignea provvisoria utilizzando tecniche costruttive medievali, con il legno di castagno locale, sotto la supervisione della Soprintendenza.

Un futuro tra cultura e turismo
Il nuovo progetto 2025-2027, sostenuto da fondi europei e regionali, punta a trasformare il palazzo inferiore in un museo interattivo, con percorsi didattici, laboratori, eventi rievocativi e attività enogastronomiche. L’obiettivo è fare del castello non solo un sito storico, ma anche un polo culturale e turistico capace di connettere comunità locali, scuole e visitatori.
